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La morte del calciatore Davide Astori

Fischi durante il minuto di silenzio per Astori, la vergogna dei tifosi

A Parigi come ad Anfield, dove c’erano i tifosi del Porto, non sono mancati gli atteggiamenti inqualificabili di sostenitori che, nel corso della commemorazione disposta dalla Uefa, hanno violato il silenzio in onore dell’ex capitano della Fiorentina. In Rete il disappunto degli utenti.
A cura di Maurizio De Santis
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Spazzatura. Certe gente dovrebbe stare fuori dagli stadi. Disprezzo. Atteggiamento inqualificabile e senza attenuanti. Sono alcune delle espressioni che il popolo della Rete ha usato per biasimare il comportamento di una parte dei tifosi del Paris Saint-Germain e del Porto in occasione della serata di Champions League. La Uefa ha disposto che in tutti gli stadi dove sono in programma le gare di Coppa venga osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Davide Astori prima del fischio d'inizio: in campo l'abbraccio dei calciatori, a capo chino, alcuni commossi (in particolare Verratti e Thiago Motta, gli italiani di Francia) nel ricordo dell'ex capitano della Fiorentina è bellissimo.

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Chi è un atleta, chi sa quanto possa essere fragile la vita, chi conosce il valore di un'emozione, chi (anche solo per un istante) pensa a quella piccola (la figlia, Vittoria) che non potrà mai conoscere veramente il suo papà null'altro può fare che recitare una preghiera per ‘Asto'.

Si dice che nessuno muore mai veramente finché vive nel cuore di chi lo ama, di chi ne serba il ricordo. E' vero. Niente e nessuno potrà mai insozzare la memoria dell'ex calciatore morto per cause naturali il giorno prima della gara con l'Udinese. Era solo nella stanza dell'albergo di Udine, aveva giocato fino a poco prima alla playstation con l'amico e compagno di squadra, il portiere Sportiello, poi l'aveva salutato scrivendogli un messaggio su WhatsApp. Sono state quelle le ultime parole. Tutto il resto è dolore. Tutto il resto è la rabbia che ti sale dentro quando senti quei ‘deficienti' (come definirli diversamente) che fischiano, urlano, imprecano durante quei sessanta secondi che sembrano lunghissimi. Non ti curare di loro ‘Asto'. E riposa in pace.

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