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Sneijder cancella il Triplete: “L’Inter mi ha tradito, sogno di giocare nel Milan”

Il giocatore olandese, protagonista nel magico periodo dell’Inter di Mourinho, ha versato benzina sul fuoco delle polemiche: “Con i nerazzurri non è finita bene, mi sono sentito calpestato”.
A cura di Alberto Pucci
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C'era una volta la Milano che vinceva. In Italia e in Europa. Oggi più che mai, dopo l'arrivo dei nuovi proprietari cinesi, sulle due sponde del Naviglio si continua a vivere di ricordi. In casa Inter, nonostante siano passati degli anni, è ancora nitido l'arrivo di José Mourinho e il ricordo indelebile della notte di Madrid. In quella calda serata di maggio, in campo c'era anche Wesley Sneijder che dei trionfi dell'undici portoghese è stato un giocatore fondamentale. Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", l'olandese si è però tolto un sassolino dalla scarpa e ha inaspettatamente attaccato il club nerazzurro: "All’Inter ho dato tutto, ci ho messo il cuore, ma non è finita bene – ha spiegato il giocatore del Galatasaray – Mi sono sentito calpestato. Io sarei rimasto, ma volevo giocare. Un calciatore non può stare fermo tanti mesi".

La simpatia per il Diavolo

Ancora sotto contratto con il club turco, Wesley Sneijder ha poi spiazzato tutti con una clamorosa rivelazione: "Non penso che capiterà l'occasione di tornare in Italia, ma se dovesse capitare vorrei giocare nel Milan – ha dichiarato l'olandese – Giocare con i rossoneri è il mio sogno di quando ero bambino e prima di chiudere la carriera vorrei realizzarlo. Sono vecchio ma posso ancora giocare e il Milan è un mito per me". Dopo aver amaramente constatato che la stracittadina attuale poco conta ai fini della classifica finale ("I derby giocati quando c'ero io contavano qualcosa. Chi vinceva il derby vinceva il campionato. Ora vince sempre la Juve"), Sneijder ha infine voluto rispondere a quei tifosi interisti che non lo hanno mai perdonato per la sua fuga: "Dicono che me ne sono andato per non rinunciare ai soldi? Sciocchezze, ho preso quella decisione perché non si poteva fare diversamente. Io so che ho dato tutto per l’Inter e sono fiero di quello che ho ottenuto".

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