Siviglia, tensione tra gli ultras e la squadra: i tifosi contestano Montella

Non è iniziata nel migliore dei modi l'avventura in Spagna per Vincenzo Montella. Il tecnico campano, che era stato chiamato dal Siviglia per sostituire Eduardo Berizzo, ha infatti perso la seconda partita consecutiva ed è già nel mirino della tifoseria andalusa: già infuriata prima dell'arrivo del mister italiano. Dopo la pesante sconfitta nel derby con il Betis, e nonostante il 2-0 rifilato al Cadice nell'andata degli ottavi di finale di Coppa del Re, il Siviglia dell'aeroplanino ha infatti perso anche contro l'Alaves: formazione attualmente terzultima in classifica.
Il secondo ko è stato dunque fatale per tecnico e squadra che, durante l'ultimo allenamento a porte chiuse, hanno ricevuto l'inaspettata visita di un gruppo di ultras decisamente infuriati che hanno messo in scena una dura contestazione nei confronti di allenatore e giocatori. Prima dell'intervento della polizia, accorsa al centro sportivo Nervion per evitare che la situazione degenerasse, i toni sarebbero stati dunque molto duri.

L'accusa di Maradona
Secondo lo spagnolo "AS", gli ultras avrebbero attaccato violentemente Montella e i giocatori, al punto di arrivare quasi al contatto fisico con alcuni di loro. Terminata la discussione, i giocatori del Siviglia hanno poi ripreso l'allenamento in vista della sfida d'andata dei quarti di finale di Coppa del Re con l'Atletico Madrid, in programma mercoledì al Wanda Metropolitano.
Prima della doppia sconfitta nella Liga, il benvenuto in Spagna a Montella lo aveva dato Diego Armando Maradona. L'ex Pibe de Oro, aveva infatti contestato via Twitter la decisione del club andaluso: "E' una follia che Montella occupi il posto di Berizzo, quando è stato cacciato in malo modo dal Milan. Ci sono mille altri allenatori che possono occupare quel posto e non possono essere i procuratori a comandare nel calcio. Doveva rimanere Berizzo". "Per me Diego può dire quello che vuole – aveva risposto il tecnico – Non l’ho visto come un attacco personale perché non credo che lui sappia come io alleni o come abbia allenato in passato".