Siviglia in festa: Bacca piega il Dnipro e regala a Unai Emery l’Europa League
Nella serata del rimpianto italiano, con i tifosi di Fiorentina e Napoli che hanno sognato fino all'ultimo di volare in Polonia, Unai Emery e Myron Markevych hanno guidato le rispettive squadre in una finale piena di emozioni. Il tecnico spagnolo, osservato speciale anche dai tifosi del Milan, è riuscito a "bissare" il successo della scorsa stagione portando nuovamente in Spagna il trofeo continentale. Il quarto nella storia della società iberica, abbastanza da stabilire il record di trionfi e staccare Liverpool, Juventus, Inter nella classifica dei club più vittoriosi.
Contro il Dnipro, cenerentola della competizione e "killer" di molte big europee (Olympiacos, Ajax, Bruges e Napoli), non è stato particolarmente facile. Gli ucraini hanno venduto cara la pelle, specialmente nella parte centrale del match. Spento l'ardore e finita la benzina, il Dnipro ha lentamente lasciato il campo agli spagnoli finendo per perdere la finale. Oltre alla celebrazione di Unai Emery, la serata di Varsavia ha reso omaggio a Carlos Bacca: autore di una doppietta determinante e di una partita davvero di livello.
Il colombiano è stato l'eroe della serata, raccogliendo i frutti di una carriera cominciata tardi dopo i problemi di un'adolescenza particolarmente difficile: aiutata il papà pescivendolo al mercato, lavorava come controllore su un bus e di sera s'allenava con l'Atletico Junior. A far la differenza, nei novanta minuti, è stata quindi la qualità degli andalusi e soprattutto la loro esperienza. Quella che è mancata a Konoplyanka e compagni, che tornano a casa con un sogno infranto ma con la convinzione di aver dato tutto per cercare di compiere il miracolo e conquistare la prima coppa europea della storia del club.
Sono bastati due minuti di gioco, per capire le intenzioni del Siviglia di Unai Emery, alla sua seconda finale consecutiva di Europa League. Gli spagnoli detentori del trofeo, hanno subito aggredito la gara costringendo il Dnipro sulla difensiva. Dopo la conclusione di Bacca, di poco alta sopra la traversa, l'undici spagnolo ha recriminato per un contatto sospetto in area ucraina tra Reyes e Rotan. Un inizio promettente quello iberico, diventato inaspettatamente difficile al settimo minuto. Sulla prima azione offensiva del Dnipro, Kalinic colpiva di testa, su cross di Matheus, portando in vantaggio i suoi.
Uno sberlone che svegliava i ragazzi del tecnico Emery, protagonisti di un assedio che veniva respinto da Boyko in tutti i modi, fino al gol del pareggio al 28esimo grazie alla conclusione potente, in piena area di rigore, del polacco Krychowiak. Siviglia che dilagava e passava in vantaggio tre minuti più tardi. Tre tocchi in verticale, con assist fantastico di Reyes per Carlos Bacca: implacabile davanti a Boyko, per il suo 27esimo gol stagionale. Dnipro colpito, ma non ancora affondato perché prima Konoplyanka sfiorava la rete (miracolo di Sergio Rico) e poi Rotan riportava in parità la contesa, a pochi passi dalla fine del primo tempo, con una bellissima punizione.
L'inizio della ripresa è stato più equilibrato del previsto. Galvanizzato dal pareggio, il Dnipro ha fatto la partita grazie alla buona vena di Konoplyanka: il più pericoloso tra gli ucraini. Forse stanca dall'inizio veemente, la formazione di Unai Emery si è vista con un colpo di testa finito alto di Mbia (64′) e con una mischia furibonda in area di rigore ucraina, che non ha portato a nessun risultato. Più fortunata al 73esimo la squadra spagnola. Dopo un carambola al limite dell'area del Dnipro, il pallone arrivava a Bacca che davanti a Boyko rimaneva freddo trovando il 3-2.
Il colombiano, in serata di grazia, veniva stoppato da Boyko pochi minuti dopo quando molti tifosi spagnoli erano già pronti d esultare per il quarto gol. Il nuovo vantaggio del Siviglia spezzava le gambe ai giocatori ucraini, esausti dopo una partita dispendiosa e macchiata anche dal grande spavento dello svenimento di Matheus: crollato improvvisamente a terra da solo e successivamente trasportato fuori dal campo in barella. A nulla servivano i disperati tentativi del Dnipro, nei minuti di recupero. Dopo 4 minuti, oltre al 90esimo, Atkinson fischiava la fine e dava il via alla festa del Siviglia.