Sì alla Goal Line Technology anche nelle finali di Champions ed Europa League
Nessun pericolo che vi siano situazioni dubbie, difficili da dirimere. Anche per le finali di Champions League (a Milano, il 28 maggio) ed Europa League (a Basilea, in Svizzera, il 18 maggio) verrà adottata la Goal Line Technology per stabilire se la palla ha varcato la linea di porta oppure no. Insomma, sarà occhio delle telecamere e proiezione telematica dell'azione forniranno al direttore di gara il verdetto. A dare il via libera all'utilizzo del supporto elettronico è stato il Comitato Esecutivo della Uefa che aveva precedentemente annunciato la novità sia per quanto riguarda gli Europei in Francia, sia per la prossima massima competizione continentale per club (edizione 2017/2018). Approvata nel 2012 dall'International Board, la Goal Line Technology è già stata utilizzata nei principali campionati nazionali e ai Mondiali del 2014. In Italia s'è rivelata preziosa in occasione dell'attribuzione della rete a Pepe durante Chievo-Roma di questa stagione (per la prima volta in Serie A l'ausilio della tecnologia s'è rivelato decisivo per le sorti di una partita) e nella sfida dei quarti di Coppa Italia tra Lazio e Juventus quando venne convalidato il gol di Lichtsteiner.
"La tecnologia è un aspetto importante – ha ammesso Gianni Infantino, neo presidente della Fifa, come riporta l'agenzia Lapresse -. Siamo nel 2016 e non possiamo chiudere gli occhi. Abbiamo bisogno di esaminare la questione ed effettuare dei test per vedere che tipo di tecnologia e in quali circostanze dovrebbe essere usata. Così se ci sarà la possibilità di aiutare gli arbitri a prendere solo la giusta decisione, questo sarà un bene per la trasparenza".
Tecnologia e allargamento del numero di squadre che partecipano al Mondiale, in un'intervista al sito della Fifa Infantino ha toccato anche questo secondo aspetto. "Non è un segreto che io credo nell'aumento a 40 squadre delle partecipanti alla Coppa del Mondo. Vogliamo dare a otto paesi in più la possibilità di partecipare, ma soprattutto a molti altri paesi la possibilità di sognare di partecipare".