Serie A, Roma-Inter: risultato, tabellino e pagelle del match della 14a giornata
Termina con un pirotecnico 2-2 il bigmatch della 14a giornata di Serie A dell'Olimpico tra Roma e Inter. A passare in vantaggio in entrambe le occasioni sono stati i nerazzurri prima in gol con Keita e poi, dopo il primo pareggio di Under, con il solito Mauro Icardi. Ci ha pensato poi Kolarov dal dischetto a portare nuovamente in parità una gara spettacolare in cui gli attacchi hanno decisamente avuto la meglio sulle rispettive fasi difensive. Detto ciò, andiamo a vedere il meglio e il peggio del posticipo del 14° turno della Serie A 2018/2019 dell'Olimpico tra la Roma di Eusebio Di Francesco e l'Inter di Luciano Spalletti.
Schick a sprazzi, Icardi ‘solito' rapace
Con Edin Dzeko fuori a causa di un infortunio a duellare a distanza con il centravanti interista Mauro Icardi c'è il giovane Patrik Schick che ha così un'importante chance per dimostrare il suo talento, mai veramente esploso dal suo arrivo nella capitale. A partire meglio all'Olimpico è però il rodato bomber argentino che pronti, via prova a sorprendere Robin Olsen con un tocco morbido sul secondo palo che termina però di poco sopra la traversa. Poco dopo prova a farsi notare anche l'attaccante ceco con una conclusione da fuori area che non impensierisce però più di tanto l'attento Samir Handanovic. Stupenda invece l'azione personale del classe '96 conclusa con un illuminante colpo di tacco che libera Florenzi in area di rigore nerazzurra, la cui conclusione terminerà poi sul palo. Non sta a guardare nemmeno Icardi che servito in profondità tenta di sorprendere con un pallonetto l'estremo difensore giallorosso che riesce però ad intercettare il pallone.
In avvio di ripresa i due centravanti faticano invece a ricevere palloni giocabili sparendo pian piano dai radar del match fino a quando al 65′ con uno stacco poderoso su calcio d'angolo Mauro Icardi non riesce a mettere il suo timbro anche su questo match realizzando l'ottavo gol di questo gol che vale il nuovo vantaggio nerazzurro.
Tridenti a confronto: Keita concreto, lampo Under. Che personalità Zaniolo!
Duello molto interessante anche quello andato in scena nel bigmatch dell'Olimpico tra i due terzetti di trequartisti, entrambi insoliti, alle spalle dell'unica punta. Da un lato infatti a causa delle numerose assenze Eusebio Di Francesco è costretto a schierare l'inedito trio composto dal capitano di serata Alessandro Florenzi, dal giovanissimo arrivato in estate proprio dall'Inter nell'operazione che ha portato Radja Nainggolan, anche lui ai box per infortunio, a Milano, Nicolò Zaniolo, e il giovane turco Cengiz Under. Dall'altro invece Luciano Spalletti, altro illustre ex della serata, decide di concedere un turno di riposo a Matteo Politano (cresciuto nel settore giovanile giallorosso) e, in assenza del già citato Nainggolan, si affida quindi al terzetto composto da Keita Baldé, Joao Mario e dal solito Ivan Perisic.
Fin dai primi minuti è evidente come siano proprio questi due terzetti a determinare entrambe le fasi offensive: nella prima parte del primo tempo Keita e Perisic ci provano con buona continuità ma le loro conclusioni peccano o di forza o di precisione, stesso discorso sul lato opposto del campo per il giovane Zaniolo che dimostra ancora una volta di non difettare di personalità (come in occasione dell'azione con cui ha costretto D'Ambrosio a commettere un intervento dubbio dentro la propria area che l'arbitro Rocchi non valuta da calcio di rigore e il Var non reputa come "chiaro errore"), mentre è sfortunato Florenzi che prima vede il suo diagonale respinto da un ottimo intervento di Handanovic e poi il suo tiro a botta sicura da dentro l'area di rigore stamparsi sul palo con lo sloveno battuto. Non è un caso dunque che nel finale di primo tempo sia Keita a sbloccare il match con un perfetto inserimento da dietro sul cross di D'Ambrosio che non lascia scampo a Olsen così come il fatto che sia stato Cengiz Under (tra i peggiori nella prima frazione) con una perfetta conclusione dai 25 metri a pareggiare i conti in avvio di ripresa fulminando il numero uno nerazzurro.
D'Ambrosio decisivo. Kolarov ‘da piazzato'
Protagonisti del match anche i terzini delle due squadre con i nerazzurri Asamoah e D'Ambrosio (autore tra l'altro dell'assist per la rete del vantaggio di Keita, ma anche di un rischioso intervento nella propria area di rigore su Zaniolo graziato da Rocchi) che spingono con buona continuità unendo dunque ottimo apporto offensivo al buon lavoro fatto in fase difensiva (il ghanese va però in sofferenza nella ripresa). Meno continuo del solito in fase di spinta invece il giallorosso Aleksandr Kolarov che però alza il proprio rendimento nella ripresa e si rifa con i suoi potenti calci piazzati (prima su punizione chiama alla grande parata Handanovic e poi lo trafigge dal dischetto), cresce invece nella ripresa il rendimento del compagno Davide Santon, altro ex di serata, che viene preso spesso d'infilata dagli esterni interisti, spingendo poco fino a quando per ragioni tattiche con il più offensivo Justin Kluivert (con Florenzi che arretra nel ruolo di terzino).
Mediane senza filtro
Protagonisti del match, ma in negativo (almeno per quanto riguarda la fase d'interdizione), entrambe le dighe di centrocampo. Né la coppia romanista formata da N'Zonzi e Cristante, né quella interista composta da Brozovic (ingenuo protagonista del fallo di mano rilevato con l'ausilio del Var che ha regalato il rigore trasformato poi da Kolarov per il 2-2) e Borja Valero, riescono a fare da filtro sulle avanzate avversarie permettendo così che il gioco si sviluppi con continui capovolgimenti di fronte da una parte all'altra del terreno di gioco. Decisamente meglio entrambe le coppie invece in fase di costruzione.
Tabellino e voti
Roma (4-2-3-1): #1 Olsen 6; #18 Santon 5 (dal 69′ #34 Kluivert 6), #44 Manolas 6, #5 Juan Jesus 5.5, #11 Kolarov 6.5; #42 N'Zonzi 6.5, #4 Cristante 6; #24 Florenzi 7, #22 Zaniolo 7 (dal 77′ #8 Perotti sv), #17 Under 6 (dal 83′ #27 Pastore sv); #14 Schick 6. All. Di Francesco 6.5.
Inter (4-2-3-1): #1 Handanovic 6; #33 D’Ambrosio 6.5, #6 De Vrij 6, #23 Skriniar 6, #18 Asamoah 6; #20 Borja Valero 5.5 (dall'80' #8 Vecino sv), #77 Brozovic 5.5; #44 Perisic 5.5 (dall'81' #10 Martinez sv), #15 Joao Mario 6.5, #11 Keita 7 (dal 63′ #16 Politano 6); #9 Icardi 7. All. Spalletti 6.