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Serie A: i 10 infortuni più brutti, da Antognoni a Totti

In Chievo-Roma il giovane Federico Mattiello si è fratturato tibia e perone. In passato in Serie A si sono visti incidenti tremendi come quelli di Totti, Chivu, Del Piero, Giampà e Antognoni.
A cura di Alessio Morra
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Federico Mattiello ieri ha subito un bruttissimo infortunio nel corso del match tra il Chievo e la Roma. Il difensore di proprietà della Juventus si è fratturato la tibia e il perone dopo uno scontro fortuito con Nainggolan. Il giocatore è stato già operato e tra sei mesi dovrebbe tornare in campo. Sui social è apparso sorridente, forte anche del sostegno dell’intero mondo del calcio che con sentiti messaggi gli ha mostrato grande affetto. Quello di Mattiello è uno dei tanti tremendi infortuni che hanno costellato la storia più o meno recente della Serie A.

Antognoni – Dobbiamo tornare all’inizio degli anni Ottanta per trovare l’infortunio più brutto di sempre accaduto in Serie A. Fiorentina e Genoa si affrontano, è il 22 novembre. Il portiere del Genoa Silvano Martina, oggi procuratore di Buffon, con un’uscita da kamikaze colpisce alla testa Giancarlo Antognoni. Il cuore del simbolo dei Viola smette di battere. Il medico sociale dei rossoblu con il massaggio cardiaco lo rianima. Antognoni finisce in ospedale, viene operato alla tempia e dopo tre mesi è in campo. La Fiorentina perde il duello con la Juventus, Antognoni vince il Mundial dell’82.

Scarpi salva Grassadonia – Nel corso di un Udinese-Cagliari della stagione 98/99 questa volta l’eroe è un portiere, Alessio Scarpi, che con grande prontezza si rende conto che il compagno di squadra Grassadonia ha perso i sensi dopo aver ricevuto un colpo in testa da Locatelli. Scarpi dà i primi soccorsi praticando la respirazione bocca a bocca, i medici dell’Udinese dopo tre massaggi cardiaci risvegliano il difensore.

Del Piero – In quello stesso stadio poche settimane prima negli ultimi minuti di Udinese-Juventus dopo un duro contrasto con Bertotto, Alex Del Piero si rompe il crociato. Del Piero, che era reduce da un’annata straordinaria, viene operato negli Stati Uniti e si ferma addirittura per nove mesi. Il ritorno in campo non fu facile, ma dopo tanta sofferenza il numero 10 bianconero ha continuato a fare il fenomeno in Serie A fino a pochi anni fa.

Totti – Tantissimi grandi campioni nella propria carriera hanno subito dei bruttissimi infortuni. E in questa particolare classifica c’è anche Francesco Totti che si fratturò il perone il 19 febbraio 2006 dopo un intervento violento, ma non cattivo di Vanigli. I Mondiali sembrano a rischio, invece il Capitano della Magica con un recupero portentoso riesce a giocare Germania 2006, e lì mise anche la sua firma nel match con l’Australia.

Ronaldo e Zanetti – Non si può affatto dimenticare ciò che accade al brasiliano Ronaldo, che nel 2000 provò a rientrare nel grande calcio dopo un anno e mezzo quasi intero di inattività. L'asso dell'Inter, allora guidata da Lippi, nel corso di un match con la Lazio dopo aver provato a dribblare un avversario si accasciò al suolo e si ruppe nuovamente il ginocchio. Mentre il Capitano dell'Inter nel corso di un incontro con il Palermo si ruppe il tendine d'Achille, e di fatto quell'intervento ha anticipato la chiusura della sua luminosa carriera.

Ventola, Bergessio – Nicola Ventola esordì da ragazzino e sembrava destinato a una luminosa carriera, che non è mai sbocciata completamente anche a causa di un tremendo infortunio che subì in Empoli-Bari del 97/98. Il giocatore pugliese dopo uno scontro con l’esperto difensore Baldini subì la rottura completa del crociato anteriore, la rottura parziale del menisco e lacerazione del collaterale interno del ginocchio. Mentre lo scorso anno Bergessio si ruppe in modo scomposto il perone dopo un intervento rude di Bergessio.

147 punti di sutura per Giampà – Molto pulp l’infortunio di Domenico Giampà, che nel corso di un Messina-Lecce dell’ottobre 2004 dopo essere stato spinto da un difensore avversario finì contro i cartelloni pubblicitari si ferì alla coscia sinistra e subì uno squarcio di venti centimetri che produssero 147 punti di sutura. E andò pure bene a Giampà perché per pochi centimetri non si lesionò l’arteria femorale.

Chivu e Brocchi – Nell’anno del ‘Triplete’ l’Inter visse un enorme paura quando Christian Chivu si scontrò con l’attaccante del Chievo Pellissier. Il rumeno subì la frattura del cranio e fu operato d’urgenza. Il giocatore che ha una lunga cicatrice proseguì la sua attività con il caschetto protettivo. A causa di un’entrata durissima di Matuzalem, Cristian Brocchi, in predicato di allenare il Milan, ha dovuto chiudere la sua carriera in anticipo nel 2013.

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