Serie A, diritti tv a MediaPro ma Sky fa partire la diffida
Svolta nella questione relativa ai diritti televisivi della Serie A per il triennio 2018-2021. L'assemblea della Lega che cura gli interessi del massimo campionato calcistico italiano ha accettato la proposta degli spagnoli di MediaPro che riguarda il pacchetto global, ovvero la trasmissione di tutte le 380 partite della Serie A. Dopo che la Lega aveva rifiutato le proposte di Sky e Mediaset, ecco il sì all'offerta degli iberici che hanno presentato un rialzo, mettendo sul piatto un miliardo, 50 milioni e mille euro. Sky però non si arrende e oltre a diffidare la Lega, annuncia il ricorso.
Diritti tv Serie A 2018-2021, la Lega accetta la proposta degli spagnoli di MediaPro
Nei giorni scorsi la Lega aveva rispedito al mittente le proposte di Sky e Mediaset, inferiori a quanto richiesto nel bando. Ecco allora che l'agenzia spagnola, ha presentato un ulteriore rialzo, arrivando ad offrire per i diritti televisivi del triennio 2018-2021 della Serie A, un miliardo, 50 milioni e mille euro, mille euro in più rispetto al prezzo minimo del bando e all'obiettivo che si erano posti i club di Serie A e l'advisor Infront. Questa la nota ufficiale in cui si comunica "che l'offerta depositata, pari a 1.050.001.000 euro, è superiore al prezzo minimo richiesto dall'invito ad offrire e conseguentemente procederà alla comunicazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dall'invito stesso ai fini dell'assegnazione dei diritti in oggetto".
Le cifre dell'offerta di MediaPro per i diritti televisivi
L’offerta di Mediapro per i diritti della Serie A 2018-21 supera il minimo d’asta di 1 miliardo e 50 milioni. È quanto si apprende dagli ambienti della Lega dove si è svolta l’assemblea, al termine della trattativa privata con il gruppo spagnolo che aveva inizialmente offerto 950 milioni più royalties. Ora l’offerta è di 1000 euro superiore al minimo richiesto dal bando domestico. Preso atto dell'offerta, l'Assemblea della Lega di Serie A ha assegnato i diritti 2018-2021 a Mediapro; ora si aspetta la ratifica formale. Intanto Sky non si arrende e minaccia ricorsi legali.
Sky annuncia ricorso e diffida la Lega Serie A dall'assegnare i diritti a MediaPro
Una situazione tutt'altro che gradita ai vertici di Sky che attraverso i propri avvocati hanno già provveduto a diffidare la Lega Serie A, dall'assegnare a MediaPro i diritti audiovisivi della Serie A per le stagioni 18-21. L'emittente di Murdoch infatti chiede alla Lega di giudicare come "inammissibile" l'offerta presentata dal gruppo spagnolo, interrompendo così ogni trattativa privata con MediaPro escludendolo immediatamente dalla procedura di assegnazione
Perché Sky chiede l'esclusione del gruppo spagnolo
Nel documento dei legali di Sky infatti si fa riferimento al fatto che il gruppo audiovisivo spagnolo, pur avendo presentato un'offerta per il bando rivolto esclusivamente agli ‘intermediari indipendenti' non opererebbe come tale ma come un vero e proprio operatore della comunicazione attivo sul territorio e nei confronti degli utenti violando il paragrafo 5.3 del secondo invito. Inoltre sempre secondo l'emittente satellitare, sarebbe stato violato anche l'articolo 9.4 del decreto Melandri e il paragrafo 24.b delle Linee Guida in quanto è preclusa l'aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva (no single buyer rule) ad un unico operatore della comunicazione.
Diritti tv, il calcio italiano sul podio dietro Premier e Liga
Con il nuovo accordo siglato con MediaPro il calcio italiano si piazza sul podio europeo relativamente agli introiti dai diritti tv. La Premier League inglese svetta con oltre 3 miliardi di ricavi a stagione, seguita dalla Liga spagnola con circa 1,6 miliardi, ma subito dopo ora c'è la Lega Serie A, segnando una crescita rispetto al passato (646 milioni a stagione nell'ultimo bando) e superando la soglia del miliardo e 400 milioni all'anno complessivi. Come si arriva a questa somma? Aggiungendo alla cifra messa sul piatto da Mediapro i 371 milioni del bando per i diritti tv esteri venduti lo scorso autunno, e restano ancora da assegnare Coppa Italia e Supercoppa italiana oltre ai diritti accessori non ancora messi a bando. Contenziosi legali permettendo.
Campionato spezzatino, restano le 8 finestre
Se tutte le partite si giocassero alle 15, come vuole qualche allenatore che ci vuole portare indietro di 20 anni, il nostro calcio sarebbe più povero – ha ammesso l'ad di Infront, De Siervo -. Più finestre significa più calcio per tutti. Ora in Spagna un tifoso vede in media 3 partite e mezza. MediaPro farà approfondimenti con le diverse piattaforme, nessuna esclusa. Non verrà stravolta nessuna abitudine italiana. L'obiettivo è allargare la base. Loro in Spagna sono stati capaci di allargare la base, hanno fatto crescere gli abbonati e portato più soldi al calcio.