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Serie A 2015/2016, la Provincia nel pallone pronta a diventare grande

Alla scoperta delle Cenerentole della massima serie: dalle due debuttanti Frosinone e Carpi alle consolidate realtà di Empoli, Chievo, Atalanta e Sassuolo. Tutti pronti a fare lo sgambetto alle big pluridecorate di Serie A.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Serie A 2015/2016 ai blocchi di partenza si presenta con un nuovo look grazie a due new entry assolute come Carpi e Frosinone. Due squadre che hanno dominato il panorama cadetto della Serie B e che si apprestano a vivere la loro prima storica avventura in contemporanea in massima divisione. Sono loro il simbolo della Provincia del Pallone nostrano, insieme alle altre ‘Cenerentole' che si sono ritagliate il proprio spazio e la propria realtà all'interno di un tabellone dominato dalle solite big. Così, oltre ai ciociari e agli emiliani neopromossi ci sono oramai le consolidate realtà del Sassuolo, del Chievo Verona, dell'Atalanta, dell'Empoli e dell'Udinese a tener alto l'onore della ‘periferia' del calcio. Che spesso e volentieri è capace di ritagliarsi pagine storiche. "Non conviene a nessuno che salgano in Serie A". Queste le parole di Claudio Lotito poche settimane prima che sia Carpi che Forsinone tagliassero il meritato traguardo sportivo. Un anno vissuto da protagonisti con gli emiliani capaci di dominare oltre ogni pronostico il campionato e accedere direttamente alla massima serie e i ciociari che si sono imposti ai play-off di fine stagione. Carpi e Frosinone rappresentano il ‘nuovo' della Serie A, tutto da scoprire, senza precedenti, per 38 partite che rappresenteranno sempre una storica ‘prima volta'.

Qui Carpi

L'assaggio di Serie A è già arrivato con l'anteprima estiva dell'amichevole contro l'Inter. I sostenitori biancorossi si stanno godendo il momento giorno per giorno, con un assaggio di quello che comunque sarà un campionato di prime volte e celebrazioni. Mentre sul fronte mercato si lavora per costruire a mister Castori una rosa degna della platea che l'aspetta. La struttura è rodata, il pacchetto arretrato si recita quasi a memoria: Poli, Romagnoli, Gagliolo, Letizia. Stesso discorso per l’attacco e per il centrocampo. In mezzo ci sono Pasciuti, Porcari, Bianco e Di Gaudio, mentre davanti Mbakogu e Lasagna non sono certo una novità. Ma ci sono anche gli arrivi importanti, come Brkic dall'Udinese per la porta, il prestito di Wallace dal Chelsea di Mourinho. In un mix di talenti e vecchie certezze, la maggior parte in prestito per evitare di pesare sulle casse societarie.

Qui Frosinone

La A è arrivata quasi inattesa tanto che in queste settimane oltre che lavorare sul fronte squadra ci si adopera anche pre le infrastrutture: incessanti i lavori di ammodernamento presso lo stadio “Matusa” di Frosinone con la palazzina destinata al Gos, costruita nei giorni scorsi, e i lavori sono dedicati alla Tribuna Stampa dell'impianto che ospietrà durante le gare interne i canarini. Per Roberto Stellone che guida i ciociari dal 2012 tra serie cadette e Serie A, il lavoro di rimescolamento dei giocatori a disposizione è fondamentale, insieme al mix che arriverà dal mercato. Il sogno più importante si chiama Gaston Ramirez, ex Bologna reduce da una pessima esperienza inglese che potrebbe dare quella qualità sulla trequarti necessaria per affrontare la A. Insieme a lui, il giovane talento di Samuele Longo dall'Inter (affare al momento congelato). Le realtà invece si chiamano Verde e Diakitè e Rosi, o come il nuovo inserimento dall'estro di Pavlovic mentre per la porta si è deciso di puntare sul bianconero Leali.

Qui Sassuolo

Ex Cenerentola del calcio che conta, i neroverdi sono oggi una realtà della Serie A con una programmazione che ha lasciato spazio a pochissima improvvisazione malgrado la minima esperienza in serie. Patron Squinzi ha saputo investire e bene nel tempo con uno stadio di proprietà e puntando su giovani che hanno permesso la crescita della società e della squadra. Insieme a Di Francesco, tecnico oramai di consolidate credenziali. Ora il Sassuolo viene osservato con rispetto e attenzione da tutti: Zaza (finito alla Juve), Berardi, Sansone sono solo alcuni dei nomi sbocciati in neroverde e oggi ambiti pezzi di mercato. A proposito della campagna acquisti, la rivoluzione silenziosa si sta compiendo.

Qui Atalanta

Dare alla Dea della ‘provinciale' è quasi un insulto ad una società che oramai milita con costanza in massima serie ritagliandosi anche qualche piacevole soddisfazione. Ma dall'ultima stagione a quella che ci si appresta ad affrontare per gli orobici sembra essersi conclusa la parabola, entrando in un momento di profondi cambiamenti. L'avvento di Edi Reja però, è una certezza e una pietra miliare su cui ricostruire. Non si vuole smembrare la rosa, il punto di partenza è lo zoccolo duro su cui ripartire e innestare acquisti mirati. Come de Roon, classico mediano da battaglia per il centrocampo orobico o Radunovic per la porta, giovanissima promessa che si farà le ossa tra Primavera e panchina o ancora Monachello dal Monaco per l'attacco. Questi gli attuali colpi ufficializzati mentre sul fronte partenze si sta facendo di tutto per tenere i ‘senatori', da Moralez a Denis.

Qui Chievo

Anche i ‘mussi volanti' arrivati in punta di piedi in quel di Verona, oramai sono una provinciale affezionata alla massima serie. Mai una stagione da mille e una notte ma anche nessuna annata a rischio retrocessione per una continuità costruita a piccoli passi, guardando con attenzione l'aspetto economico e un mercato sempre oculato. Oramai risale al 2001 il debutto in A e 14 stagioni alle spalle hanno fatto del Chievo una solida realtà. Non solo per aver ridato al Bentegodi il derby con l'Hellas ma anche per aver costruito cose importanti nel corso degli anni. Così, formula che piace non si cambia e anche per questo mercato si punta a qualche colpo di qualità senza smembrare la struttura storica. Paloschi ha rinnovato, l'ex stella rossonera che mai si era ritrovato, al Chievo si è realizzato. Per mister Maran è lui un punto di riferimento per un attacco che sogna Abel Hernandez come fiore all'occhiello mentre sono già arrivati sia Castro che la qualità di  M'poku.

Qui Empoli

Altra Provinciale che ha saputo fare la voce grossa al ritorno in Serie A. Grazie a Maurizio Sarri, miglior tecnico dello scorso campionato e oggi allenatore del Napoli. Un Empoli bello, sano, costruito con un progetto a lungo termine che ha saputo far valorizzare i propri talenti facendoli scoprire alla Serie A. Una stagione perfetta, con una salvezza ottenuta in scioltezza e qualche soddisfazione tolta durante la stagione. Oggi, alla decima stagione non consecutiva in A, l'Empoli non è una Provinciale di primo pelo. Ha avuto un Valdifiori eletto come giocatore migliore dello scorso anno (oggi al Napoli), ha saputo far rinascere Saponara, ha mostrato le qualità di molti giocatori come Tonelli, oggi oggetti di mercato importanti. E con Giampaolo in panchina il nuovo Empoli punta su Skorupski in porta, Bittante e Costa svincolatosi dal Parma. Nessun big, ma tutti coloro che sono pronti a mettersi in gioco.

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