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Semedo resta in carcere, è accusato anche di tentato omicidio

Si complica la posizione del difensore del Villarreal dopo l’arresto con l’accusa di tentato omicidio, sequestro di persona, con l’utilizzo di armi da fuoco e successivo furto in appartamento. Il giudice che lo ha ascoltato per 5 ore ha disposto la custodia cautelare senza cauzione per il giocatore.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo l’arresto shock ad inizio settimana, si complica ulteriormente la posizione di Ruben Semedo. Il calciatore del Villarreal finito in manette con le pesantissime accuse di sequestro di persona, con l'utilizzo di armi da fuoco e successivo furto in appartamento, dovrà restare in carcere. E’ questo il verdetto del giudice del Tribunale di Lliria (Valencia) che ha ascoltato oggi il calciatore per 5 ore.

Semedo in carcere, c'è anche l'accusa di tentato omicidio

Il calciatore portoghese classe 1994 è finito in manette con accuse pesantissime. Avrebbe sequestrato un uomo con l'ausilio di altri individui e portato nella propria residenza di Betera. Qui la vittima è stata prima legata e poi picchiata, con un complice che avrebbe esploso alcuni colpi di pistola. Un tentativo di intimidazione finalizzato a farsi consegnare le chiavi di casa, svaligiata poi in un secondo momento. Secondo le ultime indiscrezioni di "Levante-EMV", l'uomo preso in ostaggio (che ha riconosciuto Semedo) è stato pestato anche con una mazza da baseball, con tanto di tentativo di amputazione di un mignolo. Per Semedo dunque si è aggiunta anche l'accusa di tentato omicidio.

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Ecco perché li calciatore del Villarreal resterà in prigione

Questa mattina un Ruben Semedo, in manette, incappucciato e accompagnato dagli agenti è stato ascoltato per cinque ore nel Tribunale di Lliria (Valencia): al termine dell'interrogatorio, la giudice che ha istruito il caso ha disposto la custodia cautelare senza cauzione per il giocatore. A quanto pare dunque la posizione del promettente calciatore ex Portogallo under 21 si è complicata. Semedo sarà trasferito nella prigione di Picassent.

La difesa di Semedo da parte del suo agente

A prendere le difese del calciatore ci ha pensato il suo agente Catio Balde. Quest'ultimo in un'intervista ha sostenuto che il nome del suo cliente uscirà presto da questa brutta vicenda. Semedo a suo dire sarebbe infatti vittima di una frode, e avrebbe cercato di recuperare i suoi soldi: "Ruben è vittima di una frode, che è probabile che sia finanziaria, anche se spiegare la situazione al momento non è facile – ha ribadito a Marca – È giusto dire che in questa circostanza non ha agito correttamente ma alla fine è la vittima, e le notizie sulla TV spagnola sono davvero cattive e non rappresentative. Il presunto rapimento non ha mai avuto luogo, non c'è stato rapimento e tortura, non è stata trovata la pistola di Ruben nella sua casa. Sapremo di più e saremo in grado di spiegare di più dopo l'udienza, sarà chiaro."

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