Sembra Mancini ma è Jovetic: “Inter, servono rinforzi”

"Speriamo che arrivi ancora qualche rinforzo. Se Real e Barcellona comprano, dobbiamo comprare anche noi". A parlare così non è Roberto Mancini ma Jovetic, l'ex viola che l'Inter ha strappato al Manchester City e riportato in Italia dopo qualche stagione poco felice in Inghilterra. Aveva lasciato Firenze convinto che la Premier gli sarebbe stata foriera di successi, torna in A con l'intento di riscattarsi. E così promette gol, assist, massimo impegno e soprattutto grande determinazione per acciuffare quella qualificazione alla Champions che a Milano manca come il pane. "Ci sono giocatori nuovi, bisogna avere pazienza, serve tempo, ma speriamo di far bene con l'inizio del campionato", ha ammesso in conferenza stampa.
Jo Jo indosserà la maglia numero 10, una bella responsabilità. "Il mio numero preferito era l'8 ma purtroppo già occupato e allora ho pensato di prendere il 35 usato al Partizan e al Manchester City. Partito Kovacic si è liberato il 10 e sono stato contento di indossare quella casacca. Anzi, non vedo l'ora di iniziare e spero di segnare già domenica, contro l'Atalanta".
Da Manchester a Milano. La parentesi inglese è da cancellare subito, lì non è mai scoccata la classica scintilla. "Al City mi ha fermato qualche infortunio. E anche quando giocavo bene e segnavo, venivo sostituito. L'esclusione dalla lista Champions, poi, mi ha fatto capire che era il momento di cambiare. Però, l'esperienza in Premier mi è servita tanto – ha concluso Jovetic – e qui voglio mostrare tutto il mio valore. Ho parlato con Ausilio, mi ha convinto il progetto e ho deciso si accettare di trasferirmi all'Inter".