Scudetto, Champions e salvezza: a tre turni dalla fine, nulla è certo

Ancora un passo verso il sogno tricolore. La vittoria di Novara per 0-4 da parte della Juventus è l'ultimo sigillo ad una stagione che sta per essere consacrata come quella del ritorno ufficiale dei bianconeri nell'elite del calcio italiano. A tre turni dal termine, il Milan è rimasto a -3, ad una adeguata distanza di sicurezza con l'aggiunta del ‘bonus' per il vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti. Anche se i rossoneri di Max Allegri hanno dato segni di ripresa (il 4-1 di Siena ne è la prova) poco serve al Milan se non per mantenere il passo della capolista. Intanto, dietro ai due battistrada è completa bagarre: quattro formazioni a 55 punti a 270 minuti dalla fine del campionato, tutte al terzo posto e per il terzo posto. Fuori dai giochi sembra oramai la Roma giallorossa a -4 e in piena crisi d'identità. In fondo alla classifica, con il Cesena condannato dalla matematica e il Novara dai risultati, a tener viva la sfida salvezza più che il Lecce, sconfitto in casa dal Parma, ci ha pensato il Genoa sconfitto in quel di Bologna e con un misero +1 dalla serie B.

Poker d'assi – Non è riuscito il Novara, non ce l'ha fatta Siena. La marcia infinita di Juventus e Milan non ha conosciuto fermate improvvise nelle trasferte di domenica pomeriggio. All'unisono, bianconeri e rossoneri hanno scandito la loro corsa parallela senza che vi siano stati scossoni o false notizie come era accaduto nell'ultimo weekend. Allora, il gol del Cesena – che mai è stato segnato – fece sobbalzare i cuori e gli appassionati milanisti che si credettero a -1 dalla Signora.
Una burla, cattiva e malefica, che aveva acceso false speranze quando invece la realtà raccontava una storia differente con il gol-partita di Borriello. Questa volta, è cambiato tutto tranne il risultato: due vittorie e tre punti ciascuno, con distanze inalterate ma con una tappa in meno verso il traguardo.
Il botta e risposta bianco-rosso-nero è arrivato già all'intervallo: ai gol di Vucinic e Borriello avevano già risposto di par loro Cassano e Ibrahimovic. 2-0 per le due prime della classe e relative partite già archiviate. Tanto che le rispettive riprese si sono trasformate in pura formalità con altri 2 gol a testa e due poker finali differenti solamente nel gol della bandiera del Siena a scadere di gara che ha beffato Abbiati: 4-0 per la Juventus, 4-1 per il Milan.
Per il resto, due gare speculari, una la fotocopia dell'altra con Vucinic mattatore della giornata bianconera e Ibra per quella rossonera insieme a Cassano tornato al gol, dando un segnale positivo sia al Milan che alla Nazionale in prospettiva Europeo.

Dica 55 – Dietro alla Juve e al Milan, si è scatenato l'inferno dopo la vittoria dell'Inter sul Cesena e il successo dell'Udinese sulla Lazio tra le polemiche. Nella mediocrità di un campionato dove la ‘quota' Champions si è abbassata rispetto alle ultime stagioni, adesso si è aperto un minitorneo all'interno del campionato. Protagoniste assolute, il Napoli, la Lazio, l'Udinese e l'Inter tutte accavallate al terzo posto a pari punti con la Roma, ultima incomoda, mestamente uscita di scena a -4. Nelle prossime tre partite ci sarà sicuramente da divertirsi con alcuni incroci pericolosi e gare che rigorosamente dovranno essere giocate in contemporanea per evitare qualsiasi speculazione di risultato. Potrà accadere di tutto soprattutto se si pensa che all'ultima giornata l'Inter dovrà andare all'Olimpico per sfidare la Lazio in quello che appare sin da ora un confronto diretto per l'Europa.
Ai punti, però, guardando il calendario, sembra il Napoli la squadra più avvantaggiata: i partenopei sono attesi dalle sfide interne di Palermo e Siena, due squadre che non hanno più nulla da dire a questo campionato e alla trasferta di Bologna, altra tappa senza grandi insidie con i felsinei abbondantemente appagati da una stagione più che positiva. L'Udinese ha uno scoglio non facile alla penultima giornata: al Friuli arriverà un Genoa che molto probabilmente si starà ancora giocando la salvezza con il Lecce e non lascerà nulla di intentato per fare punti essenziali. Per la Lazio, già ricordato lo scontro finale con l'Inter che appare la squadra con il calendario più complicato perchè alla penultima dovrà giocare anche il derby contro il Milan che vorrà almeno vendicare l'andata.

Prima il Napoli, poi le altre – Se si valuta lo stato attuale, sono proprio i nerazzurri a star meglio dei diretti avversari: con Stramaccioni in panchina non sono arrivate sconfitte e i nerazzurri hanno imparato ad essere costanti nei risultati pareggiando in trasferta e vincendo a San Siro. Al di là dell'assenza di nuovi giovani lanciati in prima squadra, il 36enne tecnico romano ha però avuto la bravura di fare più punti di ogni altra squadra in lotta per il terzo posto europeo, vincendo lo scontro diretto con l'Udinese in Friuli e trovandosi oggi in vantaggio negli scontri diretti con i bianconeri e al momento con la Lazio. Perdendo il confronto solo con il Napoli che ancora una volta, appare il favorito e il più meritevole dei preliminari di Champions 2012-2013. La squadra di Mazzarri ha dimostrato di poter competere a grandi livelli: l'avventura in Champions League fermata solamente dall'exploit del Chelsea di Di Matteo ha dato garanzie importanti. Da qui a maggio i partenopei difficilmente perderanno altri punti importanti per strada e con il ‘jolly' della finale di Coppa Italia hanno ottime chances per ripresentarsi nella massima competizione continentale anche la prossima stagione.

Serie B per due – Il Cesena aveva abbandonato i sogni di permanenza in Serie A già una settimana fa, oggi è toccato al Novara: 8 punti di distanza dalla salvezza con 9 ancora in palio. Solo la matematica non condanna i piemontesi che pagano lo scotto della ‘prima volta' dopo 55 anni e alcuni errori a metà stagione che sono costati carissimi soprattutto per la non continuità di un progetto che sembrava valido al di là dei risultati e che invece ha mandato in corto circuito la proprietà dei De Salvo che hanno cacciato Tesser per Mondonico per poi riprendere ancora il tecnico della doppia promozione dalla Lega Pro alla Serie A, nel giro di un mese folle.
Ne resta solamente uno, di posto vacante per la retrocessione e se lo giocano Genoa e Lecce con differenti stati d'animo. Sotto la Lanterna il clima è tornato irrespirabile: dopo i fattacci nella sconfitta subita contro il Siena a Marassi e lo ‘stop' imposto dai tifosi del Grifone imponendo ai propri giocatori di togliersi la maglia, anche a Bologna la contestazione non ha avuto fine, come le sconfitte rossoblù in quest'ultima parte di stagione. Nelle ultime 13 partite ha subito 7 sconfitte e pareggiato 6 volte; l'ultima vittoria risale al 5 febbraio, alla terza di ritorno contro la Lazio sconfitta 3-2. Poi, il vuoto. L'inerzia del campionato, dunque, dice Lecce per la salvezza. I ‘cosmici' di Serse hanno inanellato un girone di ritorno da protagonisti, conquistando 22 dei 35 punti in classifica.
Anche in questo caso, guardando al calendario, i salentini sembrano avere la peggio: alla terzultima andranno a Torino contro la capolista Juve mentre il Genoa giocherà a Marassi con un già soddisfatto Cagliari; alla penultima, Genoa a Udine e Lecce in casa con la Fiorentina; all'ultima, Lecce a Verona contro il Chievo e Genoa in casa col Palermo. Come finirà? Difficile a dirlo, di certo bisognerà allacciare le cinture fino all'ultimo secondo.