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Scambio Vucinic-Guarin tra Juve e Inter, la lunga trattativa (video)

Alla fine la trattativa andrà in porto: il montenegrino vestirà nerazzurro mentre il colombiano sarà agli ordini di Conte.
A cura di Alessio Pediglieri
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guarin vucinic

Il 20 gennaio 2014 è già passato alla storia come il giorno più incredibile del mercato di Inter e Juventus nell'era moderna. Nel giro delle ultime 12 ore si è assistito a tutto e al contrario di tutto. Ci riferiamo ovviamente alla trattativa tra le due società per lo scambio di due giocatori: Mirko Vucinic e Fredy Guarin. Il primo, 30enne attaccante montenegrino fino al 2015 tesserato bianconero, il secondo 28enne centrocampista colombiano giocatore dell'Inter. L'idea iniziale è di scambiarsi i due calciatori, una trattativa semplice semplice che vedeva i diretti interessati d'accordo per la soluzione. Ma ora dopo ora, ciò che appariva cristallino si è pian piano appannato tra prestiti, conguagli (con cifre comprese tra i 2 e i 3 milioni di euro), riunioni fiume, dietrofront e minacce. Fino alle parole in serata del presidente Thohir che ha commentato la lunga giornata di trattative con un comunicato sul sito ufficiale nerazzurro.

Ore 22.10 – Marotta e Ausilio all'unìsono – All'uscita dell'incontro fiume iniziato all'ora di pranzo, l'a.d. bianconero Beppe Marotta si è lasciato andare ad un veloce commento su quanto accaduto in giornata: "Per riservatezza non parlo adesso vi diremo tutto domani. La trattativa si è stoppata, ma non è ancora finita. Domani saprete. Se Mirko ha fatto le visite mediche? Il mercato vive anche di queste situazioni". Al quale ha fatto eco il d.s. dell'Inter, Piero Ausilio: "Ci vedremo domani". Intanto Vucinic ha lasciato Pavia dopo aver sostenuto  e superato le visite mediche.

Ore 21.35 – Parla Thohir – "Come presidente dell'Inter, avverto e comprendo la delusione e la frustrazione dei nostri sostenitori in tutto il mondo. Nessuno è soddisfatto dei recenti risultati, ma sono un presidente tifoso abituato a risolvere i problemi in prima persona rimboccandomi le maniche. Questo è un momento di cambiamento per l'Inter. Dobbiamo lavorare ancor più duramente ed essere uniti come una squadra. Ho fiducia nel nostro operato e non vedo l'ora di costruire insieme il futuro dell'Inter".

Ore 21.20 – Incontro concluso, si riparte domani – Troppo lunga la trattativa per chiudere in giornata. C'è stato anche un contatto telefonico tra Mirko Vucinic con il presidente nerazzurro in cui il montenegrino ha confermato il proprio desiderio di vestire la maglia dell'Inter. Si ripartirà domattina con nuovi incontri e le menti più serene. Thohir non è ancora convinto della decisione finale mentre i due giocatori hanno superato le rispettive visite mediche.

Ore 19.30 – Parla Mazzarri e si parla di Hernanes – Mentre Guarin sarebbe ancora a Milano, nel capoluogo lombardo ci sarebbe anche Mirko Vucinic che è stato condotto in clinica per effettuare le visite mediche. E' questione di minuti per capire se ci sarà il responso positivo dal punto di vista fisico, ultimo tassello di un puzzle oramai ben formato. Intanto, parla anche Mazzarri che però non si scompone davanti alle notizie: "Allenerò i giocatori che la società mi darà a disposizione". Ma si sa perfettamente della stima che gode il montenegrino, cercato già ai tempi del Napoli. Montano anche i rumors di mercato per i sostituti: c'è Hernanes nel mirino, è lui il prescelto per il nuovo centrocampo dell'Inter.

Ore 18.00 – Thohir frena, ma Guarin vuole la Juve – Davanti alla bomba esplosa nella tifoseria, l'Inter blocca ogni trattativa. Interviene direttamente nella trattativa anche Erik Thohir che frena i propri dirigenti. Nel luogo dell'incontro in Piazza Cairoli a Milano c'è chi vede Ausilio uscire e rientrate visibilmente contrariato. Il club nerazzurro ha oramai dato la propria parola alla Juventus, l'affare è di fatto concluso serve solamente la sottoscrizione finale per poter depositare il contratto. I giocatori, soprattutto Guarin, spingono perché tutto ciò si chiuda immediatamente e arrivano anche rumors di ‘rottura' tra il colombiano e l'Inter con il centrocampista che non è disposto eventualmente a presentarsi agli allenamenti in programma domani.

Ore 17.00 – La furia dei tifosi – Oramai tutto sembra archiviato e il finale appare una prassi da lasciare ai fastidiosi aspetti burocratici quando arriva un fulmine al ciel sereno. I tifosi nerazzurri della Curva Nord insorgono di fronte alle notizie che danno per fatta la trattativa. Il comunicato pubblicato dagli ultrà è di quello che non lascia scampo alla presidenza nerazzurra. Si attacca Thohir in prima persona, lo si paragona al peggior Moratti dei tempi andati, si accusa Fassone della sua mai nascosta juventinità (era infatti dirigente bianconero prima di approdare all'Inter) e si pretendono le teste di Branca e Ausilio definiti senza mezzi termini "personaggi infimi" e "mele marce che da anni attingevano ai soldi della famiglia Moratti senza mai guadagnarsi un centesimo".

Ore 16.00 – i particolari dei contratti – Si vengono a sapere anche le indiscrezioni attorno al doppio scambio: Guarin avrà un contratto della durata di 3 anni e mezzo. Ci dovrebbe inoltre essere un conguaglio in favore dei nerazzurri intorno ai 3 milioni di euro e sarebbe stato il colombiano a spingere per la destinazione bianconera. In serata, il centrocampista ha già organizzato tutto per arrivare in sede a Torino e iniziare la sua nuova avventura mentre Vucinic farebbe lo stesso percorso al contrario per parlare direttamente con il suo agente a tu per tu con la dirigenza interista per definire i particolari del contratto.

Ore 14.30 – La riunione fiume, tutti presenti – A Milano c'è il vertice Marotta-Paratici-Fassone-Ausilio-Branca con l'intento di chiudere l'affare accontentando tutti. Ci sono anche i procuratori dei due giocatori, direttamente coinvolti: Alessandro Lucci, agente del montenegrino, e i rappresentanti del colombiano, Ferreyra e Dozzini. Mentre si capisce che la soluzione possa essere trovata con una differenza in contanti attorno al milione e mezzo, a Torino Vucinic ha già lasciato i compagni, non si è presentato all'allenamento e ha svuotato l'armadietto con i propri oggetti personali. Intanto, a Milano Guarin, che da subito ha accettato la destinazione bianconera, sembra aver sostenuto le visite mediche di rito e – superatele – è pronto ad apporre la propria firma sul contratto.

Ore 13.00 – Spunta il conguaglio richiesto dall'Inter – Sull'asse Torino-Milano fervono le trattative con entrambe le società che provano a rinunciare a qualcosa pur di portare l'affare in porto. Così, mentre Marotta è dato in viaggio verso Milano, la Juventus si dichiara disposta ad uno scambio di prestiti secchi fino a fine stagione, poi si vedrà cosa fare a giugno anche accettando le volontà dei due giocatori. Ma l'Inter alza il tiro. Ben capendo l'interesse bianconero per l'affare, come in ogni sana logica di mercato, da Appiano si rilancia: doppio prestito ok, ma per Guarin – valutato 15 milioni – il solo Vucinic (10 milioni) non basta, serve un conguaglio di 4-5 milioni in contanti. E così, arriva la seconda frenata.

Ore 11.00 – Si parla di cessione e prestiti – Da Torino e da Milano nessuno mai ha confermato o negato la trattativa. A parlare, con i fatti, sono stati da un lato la coppia Marotta-Paratici e dall'altro il trio Branca-Ausilio-Fassone. I bianconeri spingono per una cessione secca: Vucinic non rientra più nel progetto tecnico, ha un contratto in scadenza 2015 e se non si riesce a piazzarlo entro l'estate il rischio è quello di doverlo svendere. I nerazzurri provano a rilanciare con una soluzione differente: va bene la cessione del montenegrino ma Guarin arriva a Vinovo solamente in prestito. Scelta voluta dal presidente Thohir.

Ore 8.00 – L'affare è fatto – Questa mattina i giornali sportivi e i principali portali del settore titolavano di un imminente accordo tra la società di Agnelli e quella di Thohir. Oggetto del contendere due giocatori insoddisfatti delle reciproche attuali situazioni. Mirko Vucinic oramai messo ai margini del progetto Conte dopo l'esplosione della coppia Tevez-Llorente, che vanta la miseria di 8 apparizioni in campionato e 2 soli gol (uno su rigore). Fredy Guarin, fiore all'occhiello della squadra di Mazzarri per qualità, età e valore di mercato, che vive la sua ennesima stagione con andamento altalenante tra prestazioni positive ed altri irritanti, mancando sempre l'occasione per confermarsi uomo-squadra. Sia il montenegrino che il colombiano da tempo sono al centro anche di altre richieste. Per Vucinic si è mossa mezza Premier così anche per Guarin con il Chelsea che è rimasto in pole per diverse settimane prima di defilarsi. Così, ecco l'idea tutta italiana.

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