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Sarri: “Stop alle partite in caso di insulti razzisti”

In Inghilterra si parla molto di razzismo. Il tecnico del Chelsea suggerisce un’idea: “Credo che dobbiamo fare qualcosa di diverso, probabilmente è giusto fermare un match 10 minuti alla prima occasione”. Di quest’argomento ne ha parlato anche Pep Guardiola: “Lasciare il campo in segno di protesta? Penso che potremmo farlo”.
A cura di Alessio Morra
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Lunedì scorso nella partita tra il Montenegro e l’Inghilterra valida per le Qualificazioni a Euro 2020 alcuni tifosi della nazionale di casa hanno utilizzato espressioni razziste nei confronti del calciatore del Chelsea Hudson-Odoi. C’è stata tanta indignazione, la nazionale balcanica sarà sicuramente punita e in modo severo dalla Uefa. In Inghilterra si parla tanto di razzismo e di questo argomento hanno parlato anche Sarri e Guardiola, due allenatori che spesso dicono la propria opinione su temi extra calcistici.

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Sarri chiede regole contro il razzismo

Alla vigilia del match di campionato con il Cardiff, il tecnico del Chelsea ha risposto a una domanda sul razzismo e ha detto che servono regole precise, che valgano non solo per la Premier League. Sarri propone uno stop di 10 minuti non appena dagli spalti si sentano insulti o cori razzisti:

Abbiamo bisogno di una regola, per la Premier ma anche per tutti i campionati e tutto il Calcio. Una regola che possa permettere di fermare una partita. In ogni paese ci sono alcune persone stupide, è un grosso problema. Credo che dobbiamo fare qualcosa di diverso, probabilmente è giusto fermare un match 10 minuti alla prima occasione.

La proposta di Guardiola

Del razzismo imperante ne ha parlato anche Guardiola, che nota come la situazione stia peggiorando in tutta l’Europa. Il tecnico del Manchester City suggerisce che le squadre lascino il campo per protesta quando dagli spalti giungono offese razziste:

Penso che la situazione stia peggiorando in Europa, non nel Calcio. La situazione può cambiare se fai qualcosa, altrimenti è impossibile. Non è un problema del Calcio, ma della società stessa. Lasciare il campo in segno di protesta? Penso che potremmo farlo. Non sono l'unica persona che rappresenta il club. Dovrei coinvolgere la società, il presidente, il capitano e i giocatori. Ma se tutti insieme decidiamo di farlo, perché no?.

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