San Pietroburgo, Mancini: “Lo Zenit è uno dei club più importanti del mondo”

Clima euforico al "Leningrad Centre" di San Pietroburgo, durante la presentazione ufficiale di Roberto Mancini. Il tecnico 52enne di Jesi è stato infatti sommerso dall'entusiasmo dei tifosi dello Zenit: accorsi in massa per salutarlo. "Ringrazio tutti per l’accoglienza, sapevo che i tifosi dello Zenit fossero straordinari, ma non pensavo così tanto", ha esordito il Mancio davanti ai giornalisti pronti a fargli le domande. Presentatosi in gran forma e già con la sciarpa dello Zenit al collo ("Qui farà molto freddo, quindi per forza dovrò indossarla"), Mancini ha subito lanciato il guanto di sfida a Massimo Carrera…allenatore che ha portato lo Spartak Mosca a conquistare il titolo russo: "Questa squadra deve tornare a vincere in campionato e giocare in Champions League. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per riportare il club in cima al campionato russo: sono sicuro che se lavoreremo sodo ci riusciremo tutti insieme".
Anche Gregucci in Russia?
Secondo italiano a sedere sulla panchina del club di San Pietroburgo, dopo Luciano Spalletti, Mancini si è dilungato anche nei ringraziamenti: "Ringrazio il Proprietario, che ci darà un grande supporto: è grazie a lui se lo Zenit è diventato uno dei club tra i più importanti al mondo. Ho parlato con Criscito e mi ha detto che si trova bene e che è felice di giocare qua. Ibrahimovic? Credo che Ibra stia bene al Manchester United". Dopo aver promesso che parlerà russo molto presto, Mancini ha salutato tutti e dato appuntamento per l'inizio della stagione. Insieme a lui, secondo indiscrezioni, potrebbe esserci anche Angelo Gregucci che ha già lavorato con lo jesino alla Fiorentina, al Manchester City e all’Inter. L'ex allenatore dell'Alessandria è infatti volato anche lui in Russia per discutere con la dirigenza del suo coinvolgimento.