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Sampdoria, Zenga allontana Balotelli: “Non ho mai pensato a lui”

Il neo tecnico blucerchiato, traccia un bilancio dopo i primi giorni di raduno e spiega perché “Super Mario” non arriverà mai a Genova: “Per noi è fuori portata, al massimo possiamo dargli una maglia, le scarpe e l’emozione di entrare a Marassi e sentire i nostri tifosi che cantano”.
A cura di Alberto Pucci
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Walter Zenga è l'uomo più felice del mondo. Almeno questo è quello che traspare dalle immagini che arrivano dal ritiro blucerchiato di Ponte di Legno, dove l'Uomo Ragno sta plasmando quella che sarà la sua nuova creatura. Non sarà certo una passeggiata per lui, dopo l'ottima stagione ottenuta da Sinisa Mihajlovic, ma Zenga è uomo dalle spalle larghe e dal carattere deciso: "Sono molto felice di essere alla Sampdoria, che reputo la mia seconda casa – ha rivelato alla Gazzetta dello Sport – E' strano per me lavorare, dopo vent’anni, con lo stesso medico, fisioterapista, magazziniere e team manager. Con Ferrero, Osti e Romei lavoro da due mesi, ma mi sembra di lavorare con loro da una vita". Per Zenga il battesimo del fuoco arriverà molto presto: "Non mi pesa iniziare subito, anzi. E' un peso fantastico e sono felice di portarmelo sulle spalle. Dal 30 luglio al 30 agosto avremo sei partite vere, più le amichevoli. Se una squadra si allena bene, può giocare anche 50-60 in una stagione. Cercheremo di farci trovare pronti per la prima in Europa League".

Balotelli e Cassano – Dopo gli elogi a Ferrero ("Non ho mai conosciuto uno che fa della differenza uno stile di vita") e gli applausi a Sarri ("Siamo uguali, non siamo nati con la camicia ce la siamo andata a comprare"), Walter Zenga ha poi parlato di mercato: "Se resta Okaka sono contento e niente mi fa pensare che, alla fine, Eder e Soriano possano lasciare la Sampdoria. Sono contento dei giocatori che ho e sono assolutamente concentrato sulla rosa a mia disposizione". Reduce da una gita a Gardaland, con tutta la famiglia, il tecnico blucerchiato avrebbe potuto divertirsi anche dalla panchina se fossero davvero arrivati Balotelli e Cassano. Due giocatori che, però, difficilmente vestiranno la maglia della Samp: "Non ho mai pensato a Balotelli – spiega Zenga – Mario per noi è fuori portata. Al massimo possiamo dargli una maglia, le scarpe e l'emozione di entrare a Marassi e sentire i tifosi del Doria che cantano. Cassano mi ha telefonato? Stupidate, l'ho chiamato io e non so quanti allenatori l'avrebbero fatto. L'ho sentito e gli ho detto: "Antonio, uno come te non si può discutere. Ma noi abbiamo un progetto e il nostro progetto si chiama Eder, Muriel, Correa, Bonazzoli, Okaka".

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