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Sampdoria, Massimo Ferrero rivela in tv: “Sono un allevatore di conigli”

Ospite del programma televisivo di Rai Uno “I soliti ignoti”, il presidente blucerchiato ha dato ragione ad una concorrente che aveva risposto correttamente ad una domanda sulla sua stravagante passione: “E’ il terzo animale domestico, e molta gente a discapito dei gatti e dei cani si compra il coniglio. Ai bambini piacciono molto”.
A cura di Alberto Pucci
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Sono già passati quasi cinque anni da quando Massimo Ferrero ha rilevato la Sampdoria da Edoardo Garrone. Un lungo periodo di tempo, nel quale tutti i tifosi hanno imparato a conoscere meglio l'istrionico produttore cinematografico. Ci sono alcuni aspetti della sua vita privata, che però rimangono "top secret" per tutti: anche per coloro che pensano di conoscere a fondo il patron blucerchiato.

Ospite del programma televisivo di Rai Uno "I soliti ignoti", il numero uno del club doriano è stato infatti al centro di un divertente siparietto con una concorrente che doveva indovinare una curiosità sulla sua vita privata e scegliere tra le risposte "è diventato nonno a 39 anni" e "alleva conigli". Dopo un balletto sul palcoscenico e presentazione goliardica ("Mi chiamo Massimo Ferrero, sono nato il 5 agosto 1951, mi occupo di calcio e poi non ti dico più niente"), il presidente blucerchiato ha però confermato la risposta esatta della concorrente.

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I conigli e Gasperini

"È vero allevo i conigli, ho una casa in campagna a Sabina. Dovete sapere che i conigli arrivarono 2500 anni fa dalla Spagna ed è il terzo animale domestico -ha spiegato Ferrero – Molta gente a discapito dei gatti e dei cani si compra il coniglio. Ai bambini piacciono molto". Una rivelazione che ha ovviamente strappato più di un sorriso e confermato il modo di vivere eccentrico del 67enne imprenditore romano.

Archiviato il divertente intervento televisivo, il presidente del Doria nelle ultime ore è però tornato serio e ha commentato l'episodio da censura che ha visto protagonista Gasperini durante la sfida del Ferraris con l'Atalanta: "Mi dispiace che un allenatore come lui possa avere avuto questa reazione – ha spiegato in un'intervista ai microfoni di Samp Tv – Gasperini ha sbagliato, non è stato un atteggiamento sportivo. Doveva ringraziare e uscire dal campo, non mettersi a discutere e alzare le mani contro un nostro dirigente".

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