Sampdoria, Ferrero: “Thohir? Volevo solo difendere Moratti, Agnelli dice di peggio”
Massimo Ferrero ancora protagonista: il vulcanico presidente della Sampdoria si è dovuto stavolta difendere dalle accuse ricevute dopo la sua uscita su Erick Thohir ("A Moratti dissi di cacciare il filippino"). Un'uscita che ha scatenato molte proteste ed ha portato all'apertura di un fascicolo da parte della FIGC stessa. Ferrero ha provato a spiegarsi quest'oggi nel corso della trasmissione radiofonica "Te la do io Tokyo", in onda su Centro Suono Sport: "La mia era solo una battuta che è stata strumentalizzata", si è difeso il presidente della Sampdoria, "Agnelli ha detto ben di peggio, ma nessuno gli ha mai fatto nulla, perché ha i giornali. Credo che Thohir sia un uomo molto intelligente, non ho nulla contro di lui", ha aggiunto ancora, "volevo solo difendere Moratti, che è un grande uomo e ha dato tanto al calcio italiano. Moratti ha vinto tantissimo e ha investito tantissimo. Come il presidente Sensi, ci ha messo i soldi. Volevo solo difendere l'italianità".
Del resto, già nelle ore immediatamente successive alla gaffe, la stessa società blucerchiata aveva chiarito: "In merito a quanto dichiarato nel corso della trasmissione Stadio Sprint di questo pomeriggio, il presidente Massimo Ferrero sottolinea con sincerità: «Non volevo mancare di rispetto al signor Thohir, ai dirigenti dell'Inter e alla gente delle Filippine alla quale da sempre mi legano rapporti bellissimi. Volevo elogiare Massimo Moratti e quanto da lui dato per 20 anni all'Inter e al calcio italiano, al quale peraltro ha saputo regalare gli ultimi trofei internazionali, esportando nel mondo il nostro sport»". Resta da vedere però come la prenderà il presidente nerazzurro Erick Thohir ed, adesso, anche lo stesso Andrea Agnelli, tirato in ballo nelle "scuse" del presidente blucerchiato al magnate indonesiano.