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Sampdoria, Ferrero al veleno su Thohir: “A Moratti dissi di cacciare il filippino”

Il numero uno blucerchiato spara a zero contro il neo presidente dell’Inter, definendolo “il filippino” e ricordando come un uomo come Massimo Moratti non possa venire accantonato in questo modo. E sullo scudetto, punta tutto sulla Roma.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' sempre più un fiume in piena che tracima dagli argini e che invade ogni posto: Massimo Ferrero neo presidente della Sampdoria ha mostrato in svariate occasioni di essere così, senza freni inibitori e dire tutto ciò che pensa nel momento in cui lo pensa. Le infrastrutture del nostro calcio non gli appartengono, almeno per ora, tanto da essere una vera e propria mosca bianca in un mondo che fa dell'omertà o del non detto le basi del quieto vivere. Eppure, il numero uno blucerchiato continua sulla propria strada a rischio di venire indicato come il ‘giullare' di corte, un fenomeno da baraccone e nulla più. Si era trasformata in un set cinematografico da commedia all'italiana la conferenza stampa in cui Garrore passò il testimone, poi lo show continuò in estate e sfociò nel derby vinto sul Genoa in modo debordante. Fino alle più recenti dichiarazioni e alle ultime arrivate dopo aver fermato la Roma sullo 0-0 che hanno avuto come primo riferimento l'addio di Massimo Moratti all'Inter ad un anno di distanza dall'insediamento di Erick Thohir colui che Ferreo chiama scherzosamente (ma non troppo) "il filippino".

Il filippino venuto dall'Indonesia. Proprio le vicende in casa Inter hanno attirato l'attenzione di Massimo Ferrero che con Moratti oltre al nome condivide anche una personale conoscenza pluriennale. Al presidente della Sampdoria non è piaciuto quanto sia accaduto con l'ex numero uno interista che ha lasciato ufficialmente il titolo di presidente onorario e con lui dalla società milanese sono usciti altri nomi storici e importanti, con un evidente ulteriore insediamento degli uomini di Thohir che appare per nulla grato a chi ha guidato l'Inter per circa 20 anni. "È venuto dall’Indonesia per insultare un emblema del calcio. A Thohir voglio bene, ma non mi deve toccare Moratti, Io glielo avevo detto: caccia quel filippino…È ingiusto che Moratti sia stato trattato così, sono molto dispiaciuto per lui".

La Roma, favorita allo scudetto. Un attestato di stima e di accusa in un'unica dichiarazione per chi non sembra avere peli sulla lingua e che indica la Roma come la principale candidata alla vittoria tricolore e contro la quale la Sampdoria ha giocato alla pari provando anche a vincere. Senza se e senza ma: "Penso che la Roma sia una grande squadra e sono convinto che alla fine ce la farà a vincere lo scudetto. Chi temo per il terzo posto? Io posso sembrare presuntuoso, forse sono sola una new entry nel calcio, ma credo che nessuno deve temere nessuno. Noi abbiamo avuto tre occasioni, loro solo due. E avessimo messo dentro quell’occasione  a Roma questa mattina si sarebbero svegliati tutti sudati".

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