Samir Nasri rischia 4 anni di sospensione per doping: respinto il ricorso al TAS
Samir Nasri potrebbe ricevere una squalifica di quattro anni dopo che la Corte Arbitrale per lo Sport (TAS) ha respinto l'appello presentato contro la UEFA, che ha rifiutato di concedergli un certificato terapeutico per trasfusioni di sangue effettuate nel suo periodo al Siviglia (stagione 2016/2017).
La clinica Drip Doctors ha annunciato un trattamento endovenoso per "tenere in forma" il giocatore, attualmente in forza all'Antalyaspor. L'Agenzia antidoping spagnola (AEPSAD) ha avviato un'indagine sul metodo utilizzato dal centro di Los Angeles.
AEPSAD: Un'infusione di oltre 50 millilitri ogni sei ore
Come è stato confermato anche da As, l'AEPSAD, con Enrique Gomez Bastida come direttore, ha raccomandato alla Commissione Disciplinare della UEFA di aprire un procedimento disciplinare "per un'infusione di oltre 50 millilitri ogni sei ore", come riportato sul codice dell'Agenzia Mondiale Anti-Doping (AMA). Al Siviglia hanno assicurato che nessun calciatore ha fatto nulla di illegale e lo stesso vale per Nasri, che ha seguito le dinamiche del resto della squadra.
Nasri rischia la sanzione massima: 4 anni
Il francese ha richiesto un'esenzione medica retroattiva per la trasfusione. La UEFA ha rifiutato di darglielo e lo stesso è successo anche per il TAS. Poiché sarà impossibile per lui dimostrare involontarietà nel trattamento, dal momento che è andato negli Stati Uniti esclusivamente per queste iniezioni, potrebbe essere esposto alla massima sanzione: quattro anni. La UEFA ha fatto sapere al quotidiano spagnolo AS che sta valutando tutte le situazioni del processo ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali.