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Sacchi boccia la Juve: “A Napoli solo difesa. All’estero vittoria da non celebrare”

L’ex ct esalta Sarri e il gioco del Napoli: “Maurizio meriterebbe un monumento, altro che rimproveri. La Juve? Ha tutto per diventare una grande squadra, tuttavia la sua ascesa diventa complicata se per 70 minuti lascia giocare esclusivamente gli avversari”.
A cura di Marco Beltrami
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Le sue interviste spesso e volentieri fanno discutere. Arrigo Sacchi non si smentisce con le parole pronunciate dopo Napoli-Juventus, il big match giocato venerdì che ha visto i bianconeri espugnare il San Paolo con un sigillo del grande ex di Higuain. Un risultato pesantissimo per il prosieguo del campionato, che se ha ridimensionato gli azzurri, ha galvanizzato ai bianconeri anche se tra le due litiganti, a sorridere è stata l'Inter che grazie al successo sul Chievo ha conquistato la vetta solitaria della Serie A. L'ex ct però nella sua analisi ha messo da parte il risultato finale, promuovendo la prova azzurra e bocciando invece l'atteggiamento dai bianconeri.

Sacchi e la differenza di valore tra le rose di Juventus e Napoli

Nell'intervista concessa a "Il Corriere del Mezzogiorno", Sacchi ha fatto i conti in tasca alle due rose, evidenziando la differenza evidente. Nonostante questo però i bianconeri hanno vinto di misura: "Gli eroi sono coloro che fanno ciò che possono. Mi è sembrato di assistere ad un incontro di pugilato tra un peso piuma e un peso massimo. Occorre essere grati a Sarri e ai suoi calciatori. Se, come si crede in giro, oggi il calcio pesa più per i soldi che per la passione, allora occorre fare i conti con il patrimonio calcistico della Juve che vale 450 milioni, mentre quello del Napoli è di appena 180 milioni. E con il costo dei bianconeri: di 180 milioni contro i 78 del Napoli".

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Napoli da scudetto e monumento a Sarri, il parere dell'ex ct

A giudizio di Sacchi, il Napoli dunque non esce ridimensionato ma può ambire ancora allo scudetto. A tal proposito solo complimenti per Sarri, che probabilmente con Higuain dalla sua parte avrebbe vinto: "Sogno infranto? No, assolutamente. Il Napoli saprà riprendersi. Certo, l’altra sera gli azzurri non hanno potuto schierare in campo un top player alla Higuain. Anzi, lo avevano contro e gli ha fatto gol. Inoltre, il Napoli ha una rosa risicata, molti non sono ancora all’altezza delle ambizioni dei tifosi. Con i limiti attuali, i partenopei non possono giocare né di forza, né di esperienza, e neanche avvalendosi di uomini di elevazione. Sarri? Occorre fargli un monumento, altro che rimproveri. Ha visto Douglas Costa? Quando punta un avversario non ce ne è per nessuno".

Sacchi, che critiche alla Juventus

E in conclusione ecco l'affondo alla Juventus e ad Allegri. Il tecnico che già in passato si è reso protagonista di botta e risposta con l'Arrigo nazionale, è finito nuovamente nel suo mirino per l'atteggiamento troppo difensivo: "Ha vinto, sì, ma con un gol realizzato nei primi quindici minuti e poi tutti lì dietro a chiudersi a riccio. La Juve ha tutto per diventare una grande squadra, tuttavia la sua ascesa diventa complicata se per 70 minuti lascia giocare esclusivamente gli avversari. In Spagna una vittoria come quella della Juve non sarebbe celebrata. I padri fondatori del calcio non hanno mai immaginato di dar vita ad un gioco da sviluppare in termini difensivi. Per chi ama il calcio il gioco non può che essere offensivo".

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