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Russia, Capello resta: stipendio pagato fino a fine anno

La Federcalcio russa, nonostante dei risultati pessimi, conferma Capello. Il presidente federale: “Abbiamo pagato lo stipendio del nostro CT fino al termine del 2015.”
A cura di Alessio Morra
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Fabio Capello resta sulla panchina della Russia. Tutti quelli che, nel paese che fu di grandi scrittori come Toltsoj e Dostoevskij, speravano nell’esonero dell’esperto tecnico friulano restano dunque molto delusi dalla decisione del presidente federale Nikita Simonian, il quale ha rivelato che la Federcalcio locale ha provveduto a pagare lo stipendio dell’ex di Roma e Juventus fino alla fine del 2015. In questo modo si è anche chiusa la diatriba economica tra il CT e la federazione russa. Queste le parole di Simonian: “Non preoccupatevi. Lo stipendio è stato pagato sino alla fine dell’anno, Capello non ha alcun reclamo verso di noi”.

Dunque Capello non si muove e resterà il tecnico della Russia fino al termine dell’anno. Capello si è sempre fatto forza di un contratto blindato fino al 2018, con un ingaggio da 7 milioni di euro più bonus, ma ’Don Fabio’ in un certo senso è stato avvisato. Perché la Federazione russa fa capire a Capello che il Mondiale del 2018 lo disputerà da CT a patto che si qualifichi per gli Europei, cosa tutt’altro che scontata. Perché la Russia è terzo nel Gruppo G. Svezia e Austria sono irraggiungibili e se non ci saranno clamorosi scossoni Capello dovrà giocare il playoff per Euro 2016.

Tre settimane fa, dopo la brutta sconfitta interna subita con l’Austria, in Russia un nutrito gruppo di appassionati aveva lanciato via internet l’idea di una colletta per esonerare Capello ed era stato creato il sito ‘Fabiogohome’. I creatori di questo sito pensavano di riuscire nell’impresa, anche perché i sondaggi erano tutti contro il tecnico italiano, reduce anche da un Mondiale fallimentare. Ma alla fine la federazione ha deciso di non cambiare e pure i possibili eredi Slutsky e Kononov sono rimasti delusi.

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