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Rudi Garcia ammette: “Balotelli? Quando ero a Roma dicevo ai miei di provocarlo”

Il tecnico dell’Olympique Marsiglia, alla viglia della sfida contro il Saint Etienne, ha speso belle parole per l’attaccante azzurro: “Balotelli ora è saggio, abbastanza equilibrato. Mi ha sorpreso il suo carattere, è apprezzato dai suoi compagni di squadra, è una persona allegra, intelligente. L’opposto di quello che pensavo”.
A cura di Alberto Pucci
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Attualmente in quinta posizione, dopo tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro giornate di Ligue 1, il Marsiglia di Rudi Garcia aspetta al Velodrome il Saint Etienne per uno scontro diretto che potrebbe dire molto sul futuro in Champions League della squadra di Mario Balotelli. Reduce da due gol importanti contro Digione ed Amiens, l'attaccante italiano è dunque diventato l'uomo in più dell'OM nella corsa all'Europa che conta.

Durante la conferenza stampa della vigilia, lo stesso Rudi Garcia ha speso belle parole per l'ex Nizza e ha anche rivelato un particolare aneddoto relativo a quando Mario era un avversario della sua Roma: "Balotelli ora è saggio, abbastanza equilibrato – ha spiegato il tecnico francese – Quando era un avversario a Roma dicevo ai miei di provocarlo. Oggi, questo è esattamente ciò che i nostri avversari stanno cercando di fare con lui. Mi ha sorpreso il suo carattere, è apprezzato dai suoi compagni di squadra, è una persona allegra, intelligente. L'opposto di quello che pensavo".

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Un'occasione da prendere al volo

"Quella contro il Saint Etienne è un'occasione che non dobbiamo farci sfuggire – ha continuato l'ex giallorosso – Vogliamo assolutamente vincere e riprendere il nostro quarto posto in classifica. Loro sono una buona squadra, ma noi giocheremo in casa e avremo dalla nostra parte il nostro dodicesimo uomo".

A confermare l'ottimo feeling tra l'allenatore transalpino e Mario Balotelli, erano arrivate anche le parole dello stesso attaccante qualche giorno fa: "Rudi Garcia è un ottimo allenatore. Lui è comprensivo, è molto importante. Alcuni allenatori non lo sono con i loro giocatori. Lui invece lo è, ed è una cosa molto buona per me – ha spiegato Super MarioMi sono subito sentito parte della squadra. Devo ringraziare anche i miei compagni di squadra per questo, mi hanno integrato subito in questa famiglia

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