Ronaldinho, debutto vincente con la Fluminense

E meno male che era a corto di allenamento… Il debutto di Ronaldinho con la maglia della Fluminense ha lasciato a bocca aperta i tifosi brasiliani e messo il bavaglio agli scettici che avevano ipotizzato un esordio difficile per l'ex di Barcellona e Milan. Invece, la ‘prima' nel Brasilerao s'è rivelata una sorta di standing ovation per il campione carioca che ha vinto tutto in Europa e – dopo la breve esperienza in Messico, al Queretaro – è tornato in patria. La vittoria (1-0) ai danni del Gremio ha segnato il rientro in bello stile del funambolo sudamericano salutato come una star dal pubblico di Rio de Janeiro al momento dell'ingresso in campo.
Convenevoli a parte, è stata partita vera. L'ex Pallone d'Oro ha mostrato di non aver perso né smalto, né tocco da campione. Nei piedi sembra avere un sensore speciale: piazza la palla dove gli pare (quasi fosse telecomandata), sa qual è la zolla giusta e quando decide di calciare la sfera a effetto lo fa alla sua maniera. Dinho non ha segnato ma ha sfiorato la rete su punizione e ha messo lo zampino nell'azione che ha portato al vantaggio della Fluminense.
Novanta minuti di gioco hanno rappresentato un buon test anche per valutare meglio la propria condizione fisica, il resto – per alcuni tratti del match – è stato pura accademia con i tifosi di Rio a scandire i tocchi di Dinho con applausi e ‘ohhhhh' di meraviglia che hanno acceso il Maracanà. Minuto numero 77, è quello che cambia le sorti dell'incontro: l'ex calciatore del Milan inventa un assist perfetto, un lancio lungo per la testa di Wellington Paulista che fa da sponda per Marcos Junior: un delitto fallire un'occasione servita su un piatto d'argento, allora lo stop è semplice e la finta che disorienta il portiere è un gioco da ragazzi. Al triplice fischio Ronaldinho ha ringraziato la squadra e il pubblico per il grande sostegno ricevuti: "Era la mia prima partita e volevo vincere – ha raccontato ai media brasiliani -, adesso devo tornare nella forma migliore".