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Roma, Totti: “Oggi costerei 200 milioni. Spalletti? Non c’è mai stato un confronto”

Francesco Totti torna a parlare in un’intervista rilasciata a Sky: “Ho messo la Roma davanti a tutto, davanti a me, alle cose personali, alla vita privata. La Roma è stata tutto e alla fine ho avuto tutto: amore e passione”.
A cura di Alberto Pucci
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Sono già passati nove mesi da quando ha deciso di lasciare il calcio giocato, ma per tutti i tifosi sembra ieri che Francesco Totti ha deciso di dire basta. Sarà perché l'affetto di tutti non è mai mancato, o perché è rimasto nei quadri dirigenziali della sua Roma, ma l'ex capitano giallorosso è sempre una presenza importante del nostro movimento. A raccontare il momento dell'addio è stato proprio lo stesso Totti in un'intervista televisiva: "Avrei preferito chiudere in altro modo, ma con Spalletti non c’è mai stato un confronto e mai ci sarà. Fossi stato in lui avrei gestito il calciatore, e soprattutto la persona, in maniera diversa: mi sarei confrontato con lui, gli avrei parlato".

L'offerta del Real Madrid

"Per la Roma ho dato il 101%, perché ho messo la Roma davanti a tutto, davanti a me, alle cose personali, alla vita privata. La Roma è stata tutto – ha spiegato Totti, durante la registrazione de "I signori del Calcio" di Sky – L'offerta più concreta per lasciare la Roma è stata quella del Real Madrid, nel 2003/04. Ho fatto una scelta ben precisa: precludermi la possibilità di vincere tanto per rimanere con un'unica maglia, che per me è stata la cosa più importante. E alla fine ho avuto tutto: amore e passione per me sono stati più importanti che vincere trofei altrove".

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Un altro Totti

"Non penso che esista un altro Totti e che nel caso possa rimanere a lungo nella Roma – ha continuato – Oggi conta il business. È difficile che un giovane della Roma crescendo rimanga e possa fare le stesse cose che abbiamo fatto io o Daniele De Rossi. Perciò la situazione è diversa ed è impossibile che quello che è successo con noi si ripeta. Prima si pensava ai giovani promettenti del nostro Paese più che a scoprire un giovane brasiliano, argentino, sudamericano, o di qualsiasi altro Paese nel mondo".

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Il budget di Pallotta

Oggi che segue la squadra da fuori, Francesco Totti sta cominciando a capire le difficoltà alle quali può andar incontro una dirigenza di un club calcistico. Tra queste anche quella di costruire una squadra sempre più forte: "Se dipendesse da me spenderei qualsiasi cifra al mondo per comprare i giocatori più forti, anche perché per vincere servono giocatori forti. Questo l'ho sempre detto e lo dirò sempre. Però poi non sono io a gestire i soldi, è il presidente che decide. Il presidente metterà un budget e in base a quel budget dovrà essere bravo a costruire una squadra. In questo mercato pazzo? Io costerei 200 milioni".

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