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Totti e la Roma si arrendono: “Juve di un altro pianeta, giochiamo per il secondo posto”

Intervistato dall’emittente radio della società, l’ex capitano ha parlato del momento della squadra: “Il campionato è ancora lungo, noi dobbiamo giocarcela con Milan, Inter, Napoli e Lazio. Giochiamo un secondo campionato, i bianconeri sono fuori concorso. Le aspettative devono essere altre e la Roma deve migliorare ciò che ha fatto lo scorso”.
A cura di Alberto Pucci
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E' un momento delicato quello che sta passando la Roma di Eusebio Di Francesco. La sconfitta con il Milan ha infatti lasciato il segno e dato fiato alle critiche e alle polemiche. A difendere la squadra e il tecnico, è però sceso in campo Francesco Totti: "Nessuno si sarebbe aspettato questo inizio di stagione, ma non possiamo già dare le colpe a uno o all'altro – ha spiegato l'ex capitano a Roma Radio, l'emittente ufficiale del club – Quattro punti in tre partite ci possono stare contro il Torino, l’Atalanta e il Milan. Solo una squadra può vincerle tutte".

"La Juventus fa un campionato a parte è inutile nasconderlo – ha continuato Totti – Anche se il torneo è ancora lungo, noi dobbiamo giocarcela con Milan, Inter, Napoli e Lazio. Giochiamo un secondo campionato, i bianconeri sono fuori concorso. Le aspettative devono essere altre e la Roma deve migliorare ciò che ha fatto lo scorso. Tutti vorrebbero arrivare in finale di Champions e vincere il campionato, ma la realtà è un’altra: noi cerchiamo di arrivare tra il secondo e il quarto posto".

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Di Francesco e Monchi

Attesa dal ritorno in campo con il Chievo e dal debutto di fuoco con il Real Madrid in Europa, la squadra giallorossa dovrà cercare di non farsi condizionare dall'umore della piazza: "Le chiacchiere da bar dobbiamo lasciarle fuori da Trigoria. La realtà dei fatti la sappiamo solo noi. Il mister, posso metterci la mano sul fuoco, è tra i più forti allenatori italiani: è giovane, ha grandi prospettive, grande carattere, non si fa influenzare da nessuno. Penso che con il tempo dimostrerà il suo valore, anche se l’ha già dimostrato lo scorso anno. Dopo tre partite non si può già giudicare una stagione".

Nonostante un mercato all'altezza, sul banco degli imputati è salito anche Monchi: "A fine anno ognuno trarrà le proprie conclusioni. Se avrà fatto risultati andrà bene, altrimenti sarà giusto criticarlo. Ora non si può giudicare il suo lavoro. Alti e bassi non fanno bene alla società, alla squadra non fa bene: bisogna avere equilibrio. Se perdesse dieci partite consecutive, allora comincerei a farmi qualche domanda, ma adesso no".

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