Roma, Spalletti: “Se non fate rialzare Gyomber, vi do fuoco a tutti!”
Cose da campo. Si potrebbe intitolare così l'episodio andato in scena sulla panchina della Roma impegnata sul terreno di gioco del Sassuolo, con una partita vinta grazie alle reti di Salah ed El Shaarawy i volti nuovi della squadra giallorossa del post Garcia. Perché l'episodio riguarda una sfuriata da parte del tecnico Spalletti che in un momento delicato del match se la sarebbe presa con il proprio staff medico che non gli stava comunicando la gravità dell'infortunio accaduto a Gyomber, mentre l'allenatore si stava apprestando ad effettuare il terzo (e ultimo cambio). "Se mi avete fatto fare il terzo cambio e Norbert non rientra vi do fuoco a tutti", avrebbe sbottato l'allenatore.
Chi abbia riferito – o spifferato – l'aneddoto non si sa nella classica regola d'oro per cui si dice il peccato e mai il peccatore. Fatto sta che Luciano Spalletti ha dato spazio alla sua verve toscana, fatta di grinta genuina e sanguigna. Non contro un avversario o un altro allenatore, ma nei confronti del proprio staff medico. Nulla di grave, si intende, ma sempre ‘cose da campo' che si dicono all'interno del rettangolo nei 90 minuti in cui oramai – è chiaro – può capitare di tutto (e di più). Un episodio che non avrebbe nemmeno avuto clamore mediatico se non fosse avvenuto a seguito dei battibecchi accaduti la scorsa settimana tra Roberto Mancini e Maurizio Sarri che hanno spaccato l'Italia del pallone (e non solo).
Il sovrapporsi dell’infortunio di Gyomber con il cambio di Emerson è stato il motivo della sfuirata di Spalletti. Gyomber è fuori per un colpo alla testa subito in uno scontro precedente con Vrsaljko, con il medico della Roma, Riccardo Del Vescovo, che procede a fasciargli la testa sanguinante. Ma nel frattempo Spalletti (non avvisato in tempo) procede con il terzo cambio, inserendo Emerson per Maicon. Poi, con Gyomber ancora a terra il tecnico si gira dalla parte dei medici: "Se mi avete fatto fare il terzo cambio e Norbert non rientra vi do fuoco a tutti". Detto, fatto: il giocatore rientra e la Roma può tornare a giocare in 10.
