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Roma, Ranieri: “Voglio uno stadio colmo d’amore per De Rossi”

Il tecnico giallorosso, in vista dell’ultima partita di campionato allo stadio Olimpico, ha parlato della serata speciale di Daniele De Rossi: “Sarà in campo dal primo minuto e ci tiene a fare una grande partita. Merita la standing ovation da parte di tutto l’Olimpico. Il suo addio è stato un fulmine e ciel sereno per tutti, soprattutto per lui”.
A cura di Alberto Pucci
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La Roma di Claudio Ranieri è pronta a mandare in archivio la stagione con l'ultima partita casalinga contro il Parma: una sfida che, al di là delle residue speranze di Champions League, avrà un significato molto importante per tutti i tifosi e per Daniele De Rossi. Dopo 18 anni di militanza giallorossa, il centrocampista cresciuto a Trigoria è infatti all'ultimo giro di campo all'Olimpico.

Dopo il ritiro dal calcio giocato di Francesco Totti, il popolo romanista perde dunque un'altra bandiera.  Un giocatore che ha scritto pagine indelebili della storia del club capitolino: "Spero che ci sia l'atmosfera che Daniele merita – ha spiegato in conferenza stampa il tecnico Claudio Ranieri – Lo stadio deve essere colmo d'amore per lui e deve essere una festa. Sarà in campo dal primo minuto e ci tiene a fare una grande partita. Merita la standing ovation da parte di tutto l'Olimpico. Giocherà con la fascia al braccio. Sarà personalizzata? Non è un problema, eventualmente gli pagherò io la multa della Lega".

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L'emozione di Ranieri

"Cosa ha di speciale De Rossi? Trasmette la passione che prova per la sua maglia, che sia della Roma o dell'Italia, dà sempre il massimo ed è un punto di riferimento nello spogliatoio – ha aggiunto il mister – Il suo addio è una cosa alla quale non ho mai nemmeno pensato e della quale non abbiamo mai parlato. E’ stato un fulmine e ciel sereno per tutti, soprattutto per lui".

In occasione della partita contro il Parma, anche per lo stesso Claudio Ranieri ci sarà l'ultimo saluto ai tifosi romanisti: "Non c'è rammarico, sapevo fin quando ho firmato che avrei lasciato al termine. Ho allenato la Roma con tutta la mia volontà e passione e ora auguro il meglio a chi verrà dopo di me. Emozionato? Io mi emoziono sempre, non entro prima in campo per non sentire l'inno di Venditti, se no mi emoziono. Lascerò la Roma col cuore aperto sperando di vederla sempre più in alto".

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