Roma, Pallotta vuole Totti dirigente
E’ partito il conto alla rovescia in casa Roma per l’arrivo del presidente Pallotta. Il patron giallorosso sbarcherà nella Capitale e dovrà affrontare quella che nelle ultime ore è diventata una vera e propria grana, ovvero il futuro di Francesco Totti. Il numero uno già si è espresso a distanza su quanto accaduto nello scorso fine settimana schierandosi apertamente dalla parte di Spalletti: “Capisco lo sfogo di Francesco, ma Spalletti è il nostro allenatore e quello che ha fatto è stato dettato da un principio fondamentale, prima viene la squadra e nessun giocatore viene prima degli altri. Non è vero che Spalletti non abbia rispettato Totti, queste sono solo speculazioni”.
Adesso però il tempo delle chiacchiere è finito e Pallotta dovrà decidere con Totti il futuro di quest’ultimo. La dirigenza ha le idee chiare e vorrebbe proporre al capitano la possibilità di ricoprire nella prossima annata l’incarico di ambasciatore del club. Un ruolo dirigenziale, che permetterebbe a Totti di incassare 600mila euro all’anno. Altrettanto chiara però sembra essere la posizione del monumentale giocatore capitolino che si sente ancora perfettamente integro e in grado di giocare anche nella prossima stagione. La speranza in casa Roma è che ovviamente si trovi un punto d’incontro, altrimenti non è da escludere la possibilità che Totti possa clamorosamente cercare anche un’altra squadra, come successo al suo amico Alessandro Del Piero.
La Roma arrabbiata con Lady Garcia
Nel frattempo il polverone scatenato dal caso Totti rischia di giocare un brutto scherzo a Francesca Brianza, volto di Roma Tv e fidanzata dell’ormai ex allenatore Rudi Garcia. Alla dirigenza non sono piaciute alcune esternazioni della conduttrice e in particolare un “like” galeotto da un post su Facebook “Spalletti buttati da Ponte Vecchio” e per aver considerato "denigratorio" un paragone tra Spalletti e Garcia. Ramanzina della società che ha convocato in sede la Brienza, come ripo. Quest’ultima inoltre per un po’ di tempo non condurrà più il tg, un provvedimento che secondo la società non è punitivo, ma solo figlio di una riorganizzazione dei palinsesti.