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Roma, luci e ombre a Torino: Pastore non brilla, Kluivert e Dzeko top

Nonostante una prestazione piuttosto rivedibile, con la Roma mai padrona assoluta del gioco e capace di esprimere le ottime potenzialità dei suoi calciatori, i giallorossi con un lampo di Dzeko espugnano l’Olimpico e cominciano al meglio la nuova stagione. Per il Toro, invece, ottime prove di Belotti, Meité e N’Koulou che però non servono per mantenere inviolato lo stadio di casa.
A cura di Salvatore Parente
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La Roma espugna l’Olimpico per una rete a zero grazie alla 74esima magia in maglia giallorossa del bosniaco Dzeko. Un attaccante fantastico che, dopo aver colpito due legni, all’89’, trova in acrobazia il punto dello 0-1 estraendo dal cilindro uno dei più spettacolari conigli della sua magnifica carriera. Un gol esiziale ma che non nasconde di certo la non pregevole prestazione capitolina con la Roma, per tutti i 90’ di gioco, malgrado solo due volti nuovi in campo rispetto alla scorsa stagione, incapace di mettere sotto il Toro ed esprimere un gioco gradevole. Tutt’altra storia, invece, per i padroni di casa che, almeno ai punti, non avrebbero meritato, per grinta, voglia ed abnegazione, la sconfitta di questa sera.

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Pastore-Falque, i ‘10’ non girano

La gara è fin da subito tattica, complicata ed a centrocampo ogni varco, ogni possibile traccia e ciascuna breccia viene monitorata con maniacale attenzione dai sei ‘mediani’ di Torino e Roma. In sostanza, le maglie, specie in avvio, sono strettissime. Ed in questi interstizi di rettangolo verde, i ‘10’, i fantasisti delle due squadre, gli uomini in più chiamati a saltare l’uomo e mettere nelle migliori condizioni per offendere i propri compagni, soffrono.

E lo fanno in diversi modi. Pastore, non riuscendo quasi mai a trovare la posizione giusta per scatenare tutto il suo potenziale, vagando quasi senza sosta fra il centro del campo, la trequarti ed il centro-sinistra e Iago Falque sbagliando diversi palloni in appoggio che lo fanno uscire, fatta eccezione per l’occasione del palo di Rincon al 39’, ben presto dal gioco granata rendendo vana la sua presenza di fianco allo sconsolato Belotti. Insomma, l’Olimpico di Torino, questa sera, non sembra l’habitat più congeniale per i ‘10’, per i calciatori di qualità da cui era lecito attendersi di più, di Di Francesco e Mazzarri.

la geografia dei passaggi di Torino e Roma (Whoscored.com)
la geografia dei passaggi di Torino e Roma (Whoscored.com)

Tanti errori di misura, Torino e Roma fanno male nel primo tempo

Un po’ per il caldo, un po’ per una non ottimale condizione fisica o, forse, solo per imprecisione, Torino e Roma nei primi 45’ di gioco mettono in scena una gara piuttosto strana in termini di accuratezza nella trasmissione della sfera e di conclusioni verso la porta. Archiviati sotto la voce ‘sfortuna’ i tre legni colpiti (che poi diventano quattro nella ripresa), due per gli ospiti ed uno per Rincon, nel primo tempo i tanti errori nell’ultimo passaggio, nell’assist vincente, nel suggerimento ultimo trasformano potenziali occasioni in deludenti giocate per uno 0-0, quello della prima metà della gara, quasi, già scritto. Under e Iago Falque, ma anche El Shaarawy, Dzeko e Berenguer, in diverse circostanze, sprecano chance ghiotte restituendo l’immagine di una prima frazione non proprio da manuale del calcio, almeno, negli ultimi 30 metri.

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Meité sovrasta Strootman, ottimo esordio per il francese

La manovra, come detto, per larghi tratti del match staziona sulla metà campo che si trasforma, spesso, nell’autentico campo di battaglia fra Torino e Roma. E proprio qui, in una sfida muscolare ma che non disdegna gesti tecnici di livello, il francese Meité si fa preferire rispetto ai suoi compagni ed ai suoi avversari nel giorno del suo esordio assoluto in Serie A giustificando i 10 milioni di euro investiti da Cairo per prelevarlo dai monegaschi del Monaco. La sua stazza, i suoi 187 cm, il suo atletismo abbinati a buone doti di palleggio, vengono prepotentemente fuori, specie nella ripresa, con l’ex Lille ad arginare le folate offensive capitoline e, pure, a ribaltare il fronte per i suoi mostrando abilità e consapevolezza nei propri mezzi davvero importanti. Il tutto, contro l’ostica Roma ed uno Strootman, veterano del nostro campionato, pur non al top, sempre difficile da fronteggiare uno contro uno.

la provenienza delle conclusioni fra Torino e Roma (Whoscored.com)
la provenienza delle conclusioni fra Torino e Roma (Whoscored.com)

Aina-Berenguer meglio di Florenzi-Kolarov

Il gioco delle corsie fra chi allarga il campo, si sovrappone e crea superiorità numerica è di certo vinto dal Torino che, con Aina da una parte e Berenguer dall’altra, supera di una spanna gli appannati Kolarov e Florenzi. Mentre in fase passiva entrambe le coppie di laterali fanno bene chiudendo con diligenza i tentativi avversari, in quella attiva i fluidificanti granata ci mettono qualcosa in più, voglia, grinta, dinamismo, trovando spesso la forza, anche quando il serbatoio sembra vuoto, di operare ancora qualche altro guizzo. Un atteggiamento, un body language, questo, che, anche per cross prodotti, 19 a 18, premia i granata nello specifico duello di reparto contro la Roma.

Dzeko vs Belotti, il derby delle polveri bagnate…fino al 90’

La gara sembrava dover terminare sul punteggio di 0-0 e anche prima della perla di Dzeko, nulla poteva essere imputato ai cannonieri principi delle due squadre che, malgrado una condizione fisica non certo al top, ci mettono tanto, tanto cuore. Dzeko da una parte e Belotti dall’altra, difatti, lottano su ogni pallone, giocano per la squadra e provano, di tanto in tanto, a regalarsi qualche gioia personale sfiorando solo il bersaglio grosso. Il primo, per la malasorte che lo affligge all’Olimpico, con ben due legni colpiti, il secondo per la bravura fra i pali di Olsen in grado, tranne in un solo caso su tiro di Baselli, di disimpegnarsi molto bene nel suo debutto capitolino.

Tutto questo però, come detto, fino al minuto 89’ quando il bosniaco, stanco di doversi arrendere ai pali avversari, s’inventa, su traversone di Kluivert, una magia in acrobazia che gli regala il suo primo gol in campionato, il suo 74esimo in maglia capitolina ed i primi 3 punti della nuova annata ai suoi.

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Tabellino e voti

Torino (3-5-2) #39 Sirigu 6.5; #5 Izzo 6+, #33 Nkoulou 6.5, #24 Moretti 6+; #29 De Silvestri s.v. (Dal 27’ Aina 6+), #23 Meité 7, #88 Rincon 6.5 (Dal 86’ Soriano s.v.), #8 Baselli 6+, #21 Berenguer 7-; #14 Iago Falque 6, #9 Belotti 6. A disposizione: #1 Ichazo, #25 Rosati; #30 Djidji, #34 Aina, #36 Bremer, #99 Ferigra; #6 Soriano, #7 Lukic, #27 Parigini; #10 Ljajic, #19 damascan, #91 Zaza. Allenatore Walter Mazzarri 6.5

Roma (4-3-3): #1 Olsen 5.5; #24 Florenzi 6+, #44 Manolas 6, #20 Fazio 6-, #11 Kolarov 6; #6 Strootman 6-, #16 De Rossi 6+, #27 Pastore 5 (Dal 75’ Schick 5.5); #17 Under 5.5 (Dal 71’ Kluivert 6.5), #9 Dzeko 7+, #92 El Shaarawy 5.5 (Dal 60’ Cristante 5.5). A disposizione: #83 Mirante, #63 Fuzato; #2 Karsdorp, #5 Juan Jesus, #18 Santon, #15 Marcano; #19 Coric, #7 Pellegrini, #4 Cristante, #22 Zaniolo; #34 Kluivert, #14 Schick. Allenatore Eusebio Di Francesco 6-

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