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Roma, Kluivert e il numero di maglia: Justin ha scelto il 34 per l’amico Nouri

Il nuovo attaccante giallorosso ha spiegato su Instagram il motivo della sua decisione: “Le mie preghiere e il numero di maglia sono per te, mio ​​amico-fratello che mi hai insegnato tanto”. Con questa scelta Justin Kluivert ha voluto ricordare Abdelhak Nour: suo ex compagno all’Ajax e vittima di un un’aritmia cardiaca che gli ha causato gravi danni cerebrali permanenti.
A cura di Alberto Pucci
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La nuova vita calcistica di Justin Kluivert comincerà con il 34 sulla schiena. Se il padre Patrick decise di tentare l'avventura milanista con il pesante nove sulle spalle, il nuovo attaccante della Roma ha invece scelto di indossare un numero a lui molto caro. Come spesso accade anche con altri calciatori, il significato di questa decisione Justin Kluivert lo ha spiegato in un post su Instagram.

"Perché 34? E' il numero di Appie – ha spiegato l'olandese – Le mie preghiere e il numero di maglia sono per te, mio ​​amico-fratello che mi hai insegnato tanto". Appie è il soprannome di Abdelhak Nouri: centrocampista di 21 anni che ha giocato nell'Ajax insieme al nuovo attaccante della Roma, rimasto vittima di un’aritmia cardiaca (durante la partita amichevole dello scorso luglio con il Werder Brema) che gli ha causato gravi danni cerebrali permanenti.

https://www.instagram.com/p/Bk4wB2gg5YV/?taken-by=justink_

Il dolore di Kluivert

Dopo aver indossato il numero 45, l'ex giocatore dei "Lancieri" ha così scelto il 34 per ricordare la disgrazia che ha colpito l'amico Nouri. Un episodio che sconvolse l'intera rosa dell'Ajax, compreso Justin Kluivert: "Dopo quello che è successo la società mi ha proposto l'aiuto di un mental coach, ma non ne ho bisogno – dichiarò il figlio d'arte nello scorso febbraio – Preferisco parlarne con la mia famiglia e con i miei amici più stretti. Loro mi sono sempre stati vicini, così come i miei genitori".

A distanza di mesi da quel tragico evento, la carriera di Justin Kluivert è profondamente cambiata. Così come qualche piccolo segnale di miglioramento è arrivato anche per l'amico, che oggi riesce a respirare in maniera autonoma nonostante i gravi danni permanenti che lo hanno obbligato a lasciare il calcio e una carriera più che promettente. Una triste storia che ora rischia di avere anche uno strascico in un aula di tribunale, dato che la famiglia di Abdelhak Nouri ha deciso di citare in giudizio l'Ajax per non aver aiutato il ragazzo con soccorsi adeguati in occasione del suo malore.

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