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Roma, Karsdorp se ne va e sbatte la porta: “E’ stata un’esperienza scioccante”

Tornato in prestito al Feyenoord, il difensore olandese ha sparato a zero contro il club di James Pallotta: “Alla Roma non avevo fiducia in me stesso durante la preparazione e la cessione è stata come togliersi un peso. Lì vieni lasciato molto da solo e ci sono allenamenti in cui non parli con nessuno. Che atmosfera è questa?”.
A cura di Alberto Pucci
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Quando è sbarcato in Italia, per Rick Karsdorp la Roma sarebbe dovuta diventare la sua nuova squadra del cuore. Complice anche gli infortuni che ne hanno condizionato l'avventura romana, il feeling tra il difensore olandese e il club di Pallotta non è però mai sbocciato e la storia si è conclusa con il suo ritorno al Feyenoord. Appena rientrato in patria, il 24enne non ha cosi perso tempo e ha attaccato la società giallorossa in un'intervista concessa ad un giornale olandese.

"Alla Roma non avevo fiducia in me stesso durante la preparazione – ha dichiarato Karsdorp a ‘Voetbal International' – La cessione è stata come togliersi un peso, tutta la tensione era scomparsa quando ho saputo che sarei potuto partire. Lì vieni lasciato molto da solo. Alcuni ragazzi camminano cinque minuti prima dell'inizio dell'allenamento, mentre altri hanno già trascorso due ore in palestra. Ci sono allenamenti in cui non parli con nessuno, ognuno fa le proprie cose".

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Le accuse di Rick Karsdorp

Reduce da sole quindici presenze con la squadra della Capitale in due stagioni, nel corso della sua lunga intervista concessa in Olanda Rick Karsdorp ha dunque commentato il suo periodo passato in Italia e puntato il dito contro la società giallorossa: "Quando ero alla Roma ero davvero scioccato. È questa l’atmosfera? L’Olanda mi piace di più. Ci sono un po' di risate nello spogliatoio. Devo avere una buona atmosfera attorno, quindi qui mi sento bene". Nonostante tutto, della città di Roma il giocatore ha però conservato un buon ricordo.

"Al di fuori del calcio, mi sono goduto Roma, la città, il cibo, la vita – ha concluso l'ex difensore romanista – Mia moglie è italiana e il mio piccolo è nato a Roma. Ero così felice che in quei due anni non sono tornato spesso nei Paesi Bassi. Sì, nel frattempo mi sono sposato, ma è andato tutto bene. Fino a quando non ho dovuto allenarmi".

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