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Roma-Inter 4-2, Mancini affonda all’Olimpico a suon di gol (foto)

L’Inter di Mancini subisce una sonora sconfitta. I nerazzurri riescono a riacciuffare i padroni di casa due volte (con Ranocchia e Osvaldo che rispondono a Gervinho e Holebas). Ma alla fine ci pensa Pjanic (doppietta) a decidere il match.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma ha vinto una partita divertente e giocata a viso aperto contro l'Inter tenendo il ritmo della Juventus capace di far proprio il derby al 95′ minuto. Anche all'Olimpico i giallorossi hanno rischiato di non trovare i tre punti pesantissimi facendosi rimontare due volte ma riuscendo alla distanza ad imporre il proprio gioco e una meritatissima vittoria per 4-2. Man of the match, Pjanic autore di una doppietta nel finale di gara che spiana la rincorsa alla Juventus e catapulta l'Inter ancora più in basso in una classifica che adesso si fa complicata. I giallorossi hanno fatto la gara da subito, divertendo e segnando. L'Inter ha saputo reagire solamente una volta messa al tappeto ma senza mai convincere nella manovra e nella gestione del nuovo modulo di Mancini che si è rimediato anche l'espulsione per proteste con Mazzoleni in occasione del 3-2 giallorosso. Che è stato siglato da uno splendido Pjanic autore poi del 4-2 su punizione al 92′. Merito di Garcia che l'ha inserito a gara in corsa, facendo pendere dalla propria parte le sorti di un match che fino a quel punto non era riuscito a risolvere.

Le scelte di Garcia e Mancini. L'Inter si presenta all'Olimpico con una squadra rivoluzionata nei suoi giocatori. Sia per questioni legate dagli infortuni, ma anche per volontà del tecnico nerazzurro. Soprattutto a centrocampo dove scendono dal primo minuto in campo M'Vila e Medel sulla mediana, mentre Guarin si offre come vice Kovacic per le due punte, dove non trova spazio Icardi. Osvaldo, Palacio sono i titolari. Poca qualità, tanta quantità a difesa della linea davanti al para rigori Handanovic, che vede in campo anche Campagnaro dal primo minuto sull'out destro. Meno soluzioni alternative per Garcia che schiera i soliti noti, con Ljaijc preferito a Florenzi e Keita al posto di De Rossi, mentre sull'out sinistro c'è Holebas. Da un lato c'è il grande ex Osvaldo, dall'altro Maicon al rientro sulla fascia.

Primo tempo: Gervinho-Ranocchia botta e risposta

Meglio la Roma. La gara è accesa, la Roma spinge subito sull'acceleratore, l'inter soffre e subisce la pressione e la personalità dei giallorossi presi subito per mano da Francesco Totti. I padroni di casa sono molto attivi soprattutto sulle fasce e con una difesa molto alta in pressing soprattutto su Osvaldo, che fa la punta centrale. L'Inter non riesce a ragionare, Mancini chiede sia a Palacio che a Osvaldo di scalare a centrocampo per dare sostegno e ai difensori di dare via palla di prima ma gli uomini di Garcia gestiscono tempi e gioco.

Gervinho torna al gol. Non è un caso se ad andare in vantaggio subito è la Roma. Dopo un paio di azioni orchestrate dai piedi di Totti, ci pensa Ljaijc a infilare in velocità sulla destra la difesa nerazzurra e offrire l'assist sottoporta per Gervinho che ritrova il gol e scaccia via i primi fischi che stavano arrivando dalle tribune nei suoi confronti. Come da copione, i giallorossi non si fermano e provano il colpo immediato del ko ad un'Inter stordita.

Ranocchia di testa. La reazione nerazzurra prova a concretizzarsi qualche minuto dopo quando Kuzmanovic chiude a fil di palo con De Sanctis che s'inventa la parata più bella del primo tempo, salvando il risultato. La Roma gioca di rimessa, approfittando degli errori di disimpegno dell'Inter che manca di qualità in mezzo al campo. E a turno, Ljaijc, Gervinho e Nainggolan vanno via in velocità. Al 33′ Gervinho replica il gol ma questa volta si fa trovare in fuorigioco. Non Ranocchia che al 36′ stacca più in alto di tutti in area giallorossa e brucia De Sanctis con palla che finisce in fondo alla rete.

Finale convulso. E' però ancora la Roma a cercare di nuovo il gol. Prima Gervinho fugge sulla destra a Juan Jesus e solo una provvidenziale scivolata di Ranocchia evita il peggio. Qualche minuto dopo Ljaijc prova dalla distanza murato dalla difesa nerazzurra. Il finale è convulso e nervoso, tutte e due le squadre provano senza troppa convinzione a cercare il gol con i due tecnici che dovranno studiare qualche accorgimento ulteriore per evitare brutte sorprese nella ripresa.

Secondo tempo: Holebas-Osvaldo-Pjanic e la Roma vince

Pronti via, gol di Holebas. Nessuno cambia gli uomini in campo e parte meglio, molto meglio la Roma. L'Inter si ripresenta con le amnesie del primo tempo soprattutto in difesa e quando Holebas scappa sulla sinistra in una azione solitaria saltando come birilli Ranocchia e Juan Jesus, il gol di potenza e precisione arriva puntuale dopo soli 120 secondi. L'Inter è ancora al tappeto, rischia il tracollo sulle ripartenze giallorosse mentre in avanti non riesce a pungere malgrado Osvaldo provi a inventarsi anche giocate in acrobazia.

Risponde Osvaldo. I giallorossi continuano a tessere il proprio gioco quasi senza opposizione di un'Inter che richiederebbe dei cambi ma che Mancini lascia in campo nei suoi originari titolari. E il campo dà ragione al tecnico perché mentre in panchina si scalda Icardi, è proprio Osvaldo all'11' della ripresa a trovare il colpo del 2-2 che permette all'Inter di riemergere per la seconda volta ristabilendo la parità di una gara ricca di colpi di scena e capovolgimenti di fronte.

Pjanic riporta la Roma in vantaggio. Nemmeno il tempo di esultare che la Roma ritrova il gol e il vantaggio per la terza volta con Pjanic una manciata di minuti dopo. Azione ancora una volta tambureggiante di Gervinho che serve capitan Totti che lotta in area di rigore fin quando la palla arriva a Pjanic che di precisione infila Handanovic. Tantissime le proteste nerazzurre per un presunto fallo su Guarin a centrocampo non fischiato da Mazzoleni. Tutti i giocatori attorno all'arbitro insieme a Roberto Mancini che rimedia l'espulsione per proteste.

Inter a tre punte, Roma pericolosa. E' Garcia a ribaltare la squadra subito dopo il gol del 3-2. Fuori Keita e Ljaijc e dentro De Rossi e Florenzi. Subito dopo anche l'Inter prova a cambiare qualcosa togliendo M'Vila per un convalescente Kovacic non in piena forma. Ma è nel finale che l'Inter prova il tutto per tutto quando prova a giocare col tridente di ruolo: Icardi-Osvaldo-Palacio mentre fanno spazio anche Obi e Medel. Ma è sempre la Roma a fare la gara con Iturbe (subentrato a Totti) che fa impazzire i difensori nerazzurri e sfiora per due volte il poker giallorosso. Trovando la classica ciliegina al 46′ su punizione ancora con Pjanic.

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