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L'ultima partita di Totti con la Roma

Roma, Dzeko: “Totti leggenda. Vorrei giocare per Mourinho. Ibra, il 9 più forte”

Protagonista de “I Signori del Calcio” di Sky, il giocatore bosniaco ha parlato a ruota libera, anche di Balotelli: “Penso che avrebbe potuto ottenere di più dalla sua carriera. Non molti giocatori hanno il suo talento”.
A cura di Alberto Pucci
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Roma-Genoa è l'ultima. L'ultima di Francesco Totti e di Luciano Spalletti. Ma anche l'ultima partita del campionato straordinario di Edin Dzeko: molto vicino a conquistare il titolo di capocannoniere del torneo. L'attaccante giallorosso, in attesa di partire per le meritate vacanze, si è concesso alle telecamere di Sky per una lunga intervista nella quale ha toccato molti argomenti anche personali. Dopo aver rivelato che diventerà nuovamente papà ("Mia moglie è in dolce attesa e sarà un maschietto"), il bosniaco ha parlato proprio di Totti e Spalletti: "Francesco è una leggenda della Roma ed è conosciuto in tutto il mondo – ha esordito Dzeko – Ho avuto l'opportunità di conoscerlo ed è un ragazzo davvero gentile. Spalletti? E’ stato molto importante. Lui vuole giocare un calcio offensivo e mi ha insegnato cose nuove, come attaccare sempre lo spazio, perché in Italia è più difficile, i difensori giocano più stretto e stanno più indietro che in Germania o in Inghilterra. Ovviamente è stata una persona fondamentale per il mio successo".

Ibrahimovic e Balotelli

"Aver segnato così tanti gol è un risultato fantastico per me – ha continuato – Tutti questi gol non sarebbero però stati possibili senza la squadra e tutti i giocatori che mi hanno dato così tanti assist perfetti". Incalzato dalle domande, Dzeko ha poi spiazzato tutti rivelando qual è secondo lui l'attaccante più forte in circolazione: "Secondo me il numero 9 piu' forte, tolti Messi e Ronaldo che sono speciali, è Ibrahimovic. Negli ultimi dieci anni è stato il numero 9 più forte. Mourinho? Ho già detto che mi piacerebbe giocare per lui. E' davvero speciale, ha vinto così tanti trofei con squadre diverse. Molti giocatori mi hanno parlato bene di lui".

La chiusura è dedicata a Balotelli: "Abbiamo giocato insieme tre anni. E' un ragazzo gentile, una brava persona. Penso che avrebbe potuto ottenere di più dalla sua carriera. Non molti giocatori hanno il suo talento. Però, come ho detto, in alcune situazioni poteva essere più furbo e non lasciare che la gente attorno a lui gli rovinassero la vita e la carriera".

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