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Roma, Di Francesco: “Testa al Bologna, c’è tempo per pensare al Barça”

Alla viglia della partita del Dall’Ara, l’allenatore giallorosso ha evitato di concentrarsi sull’imminente trasferta in Spagna: “Mantenere la nostra posizione di classifica è importante, poi penseremo alla Champions League”.
A cura di Alberto Pucci
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Difficile concentrarsi sul Bologna, quando il tuo prossimo avversario si chiama Barcellona. Eusebio Di Francesco lo sa bene, anche se nella conferenza stampa della vigilia ha tentato di riportare l'attenzione sul match con la squadra di Donadoni: "La nostra testa deve essere solo sul Bologna – ha spiegato l'allenatore dei giallorossi – Mantenere la nostra posizione di classifica è importante. Loro cercheranno di fare del loro meglio, sebbene siano tranquilli in classifica".

Contro i rossoblu, il tecnico della Roma potrebbe anche optare per un turnover proprio in vista della trasferta del "Camp Nou": "Va fatta qualche valutazione, perché abbiamo quattro gare importantissime in dieci giorni. Domani ci sarà il giusto cambiamento. Devo tener conto della condizione fisica e mentale, dopo gli impegni con le nazionali".

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Una sfida in famiglia

"Sono rientrati quasi tutti in ottime condizioni tranne Pellegrini, comunque recuperabile contro il Barcellona, e Cengiz Under. Quest'ultimo ha avuto un problema muscolare e valuteremo se portarlo a Bologna – ha continuato il tecnico della Roma – In avanti sono in tre a giocarsi il posto: Perotti, El Shaarawy e Gerson. Dzeko o Schick? Hanno il 50% di possibilità di giocare. Devo valutare. Possono giocare entrambi".

"Il calo del mesi di dicembre? Dobbiamo valutare ed evitare i cali fisici e mentali. Credo che dopo il passaggio del turno di Champions possiamo aver mollato qualcosa. Nei momenti difficili, che hanno tutte le squadre, noi non siamo stati bravi a portare a casa i risultati. Dobbiamo stare attenti ai momenti della gara". Quella dello stadio Dall'Ara sarà una sfida suggestiva per il mister romanista, che avrà l'occasione di salutare e abbracciare suo figlio Federico: "E' cresciuto tanto, deve ritrovarsi e migliorare per fare molto di più di me, perché ha la qualità per poterci riuscire".

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