26 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roma c’è un problema: il gol latita e i nuovi acquisti non stanno facendo la differenza

I giallorossi stanno attraversando un momento negativo dal quale devono provare a rialzarsi per non compromettere quanto di buono fin qui costruito. Colpa di alcuni acquisti sopravvalutati come Iturbe, oggetto del mistero, e molti giovani che non trovano spazio.
A cura di Alessio Pediglieri
26 CONDIVISIONI
Immagine

Non c'è allarme in Capitale ma l'attenzione è altissima. La Roma ha dimostrato che il grande salto di qualità non è stato fatto. L'anno scorso strabiliava tutti per correre in campionato quasi quanto la Juventus, con numeri e cifre che l'avevano a lungo anche inserita tra le migliori squadre d'Europa. Facendo pensare che per essere competitivi a quei livelli sarebbero bastati alcuni acquisti mirati e ben precisi. Nulla di più sbagliato perché il calcio non è mai una scienza perfetta e malgrado Walter Sabatini da un paio di sessioni a questa parte è considerato il re del Mercato, per la Roma qualcosa non ha funzionato a dovere. Certo, rispetto all'anno passato quando non aveva le Coppe in mezzo alla settimana qualcosa è cambiato: una rosa più ampia, i principali campioni tenuti malgrado le costanti offerte estere, tanti giovani di talento e alcuni top.player strappati alla concorrenza. Ma non basta per dire la propria con merito in Europa dove la doppia sconfitta con il Bayern ha confermato tutti i limiti della squadra di Garcia.

Colmato il gap in Italia, manca l'Europa. La situazione si è complicata quando in attacco qualcosa si è inceppato e la squadra non segna più come l'anno passato e come ad inizio di stagione. Sono soltanto 3 i gol nelle ultime 5 partite, a fronte di 11 subiti. Troppo pochi e troppi per un club che ambisce a reali sogni di gloria. In Italia puntando al tricolore – come ha ricordato senza peli sulla lingua lo stesso Rudi Garcia – e in Europa provando a competere con i migliori alla pari. Non c'è un banco degli imputati perché da due estati Sabatini e la Roma si sono sempre distinti. Anche grazie ai tanti nuovi nomi che Sabatini ha strappato alla concorrenza, a volte a parametro zero, altre a suon di milioni di euro. Il tutto mantenendo fede alla parola data alla presidenza: rinforzando la squadra e i conti con 57 milioni di plusvalenze e con cessioni eccellenti a fronte di acquisti intelligenti. Lo scorso anno erano arrivati i top player: Strootman, Gervinho, Benatia, Maicon e De Sanctis. Grazie a loro la Roma aveva colmato il gap con le grandi italiane, dimostrando di poter contendere i primi posti a tutte le concorrenti.

Iturbe, investimento sbagliato. Ma per ridurre il divario con l'Europa questa volta non è (ancora) bastato investire su Iturbe e Manolas. Il difensore è una lieta novella di questa prima parte di stagione, mentre l'ex Verona è un autentico oggetto misterioso che non ha ancora trovato la propria quadratura negli schemi di Garcia. Che spesso e volentieri lo relega in panchina preferendogli a turno i vari Destro, Ljaijc, Florenzi. Non un acquisto sbagliato ma di certo un giocatore che non riesce ad esprimere quanto di buono aveva dimostrato nel Verona di Mandorlini tanto che la Roma lo strappò a suon di milioni alla corte della Juventus.

Il tradimento dei giovani. Nemmeno la politica dei colpi a parametri zero ha dato i suoi frutti soprattutto laddove c'è un tallone d'Achille evidente nel reparto difensivo giallorosso soprattutto sulla fascia sinistra: Holebas, Cole e Emanuelson sono i tre candidati al posto ma nessuno ha fino ad oggi dato garanzie di continuità di rendimento. E anche i tanti giovanissimi acquistati in estate per cifre importantissime  – come i 5 milioni per Sanabria che potrebbero diventare 12 con i bonus, o il prestito di Uçan ne è costati 4,75 e per riscattarlo ne servono altri 11 – non hanno mai trovato spazio, spesso nemmeno in panchina con Garcia che ha preferito l'"usato" sicuro.

La carta Adriano a gennaio. Adesso bisognerà cercare qualche rinforzo ulteriore per rendere la squadra più quadrata soprattutto a livello europeo dove, contro il Bayern, si è toccato il livello deprimente di sempre. La doppia sfida contro i campioni di Germania dovrà essere il punto di partenza per cercare quale sia il tassello giusto che manca. Potrebbe essere  ancora Adriano del Barcellona, visto che la dirigenza giallorossa lo aveva già puntato in estate. Garcia e Keita lo hanno già chiamato al telefono ma ciò che conta è che il giocatore dovrebbe lasciare la Catalogna per affrontare l'avventura romanista.

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views