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Roberto Mancini ha un fisico da ‘figo da paura’ mentre la sua Italia sembra vecchia

Il fisico tonico di Roberto Mancini a 53 anni e una Nazionale che sembra già vecchia nonostante la rifondazione: la foto del ct che esibisce spalle larghe, pettorali definiti e villosi, addominali scolpiti dalla ‘tartaruga’ alimenta il contrasto con l’Italia attuale. In panchina c’è un allenatore che conserva un fascino ‘sale e pepe’, in campo quel che si vede proprio non riscalda l’entusiasmo degli italiani.
A cura di Maurizio De Santis
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Spalle toniche e ben piazzate, pettorali definiti e villosi (cose da macho), girovita asciutto e niente ‘maniglie dell'amore', la ‘tartaruga' scolpita sull'addome e nemmeno un filo di grasso. A 53 anni Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale, non sa cosa sia la pancetta e nemmeno l'incedere del tempo sul suo fisico che ha esibito in queste settimane di vacanza prima di tornare agli impegni in calendario dell'Italia tra Coverciano e la Nations League (dopo il pareggio con la Polonia c'è il Portogallo).

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Un filo d'abbronzatura, capigliatura sale e pepe, il ciuffo pettinato dal sole e dal sale, sul viso le rughe di chi si sente sempre giovane di anni ma è vecchio di ore, sorriso accennato dietro quegli occhiali tondi a specchio mentre cammina sulla spiaggia di Porto Cervo in Sardegna indossando un pantaloncino color verde militare che gli cade sui fianchi e calza con naturalezza. Insomma, Mancini è ancora un ‘figo' nonostante l'età… conserva le ‘physique du rôle' peccato, però, che le condizioni della sua Italia non siano altrettanto brillanti e smaglianti. Reduce dalla separazione con la moglie dopo un rapporto durato 25 anni e un periodo d'inattività agonistica, il ‘Mancio' s'è rimesso in carreggiata ma non per fare il latin lover.

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La Nazionale assorbe energie e lui sa che serve avere spalle larghe per resistere agli urti della vita, prima da calciatore adesso da selezionatore di un gruppo da rifondare. La mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018 è stato un colpo durissimo per tutto il movimento, segnando la fine di un ciclo che aveva sì mostrato scricchiolii ma s'era retto sulla buona volontà e sulla forza dei calciatori più esperti fino all'Europeo del 2012, quando in panchina c'era Antonio Conte. Italia fuori ai calci di rigore contro la Germania: fu quello l'ultimo sussulto di orgoglio, il resto è storia nota e quell'eliminazione ai playoff contro la Svezia è un'onta difficile da dimenticare. Mancini dovrà fare i conti anche con questo. Lui, però, ha spalle larghe e un fisico bestiale.

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