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Rivoluzione Milan, rosa ridotta e più italiana: Baselli new entry, El Shaarawy sacrificato

Quadri societari, allenatore e rosa: il Milan dà il via all’operazione di restyling che avverrà a fine stagione.
A cura di Maurizio De Santis
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Società, squadra, allenatore. Il Milan cambierà pelle al termine della stagione, un'operazione di restyling che inizierà dalla stanza dei bottoni (col possibile ingresso di nuovi soci) e terminerà con la ridefinizione dei quadri tecnici e della rosa. La linea è tracciata: il ‘diavolo' deve avere un'anima più italiana. Rispetto ai 31 calciatori attuali, il parco atleti subirà un ridimensionamento (con la conferma di pochi fedelissimi in scadenza, quali Abate, Bonera e Abbiati), così come verrà scremato il novero dei prestiti con Destro che ha qualche chance in più di vestire la maglia rossonera. Ma l'ex attaccante della Roma dovrà meritare la conferma e, soprattutto, convincere la società che spendere 16 milioni di euro per il riscatto non è un investimento azzardato: caratteristiche tecniche, età, prospettive future, posizione in campo fanno di lui un elemento su cui puntare ma la politica dell'austerity avviata dalla società comporta cautele.

In difesa Paletta, Antonelli, De Sciglio, il portier Diego Lopez rientrano nella lista dei ‘buoni'. Discorso diverso per Alex, Rami, Zapata e Mexes (su quest'ultimo pesa moltissimo quanto accaduto a Roma contro la Lazio, l'aggressione a Mauri costata quattro giornate di squalifica). E' nella zona nevralgica del campo che avverranno modifiche sostanziali: dopo l'arrivo di Jack Bonaventura, da Bergamo è destinato a sbarcare anche un altro protagonista dell'Atalanta, si tratta di Baselli che già a gennaio scorso è stato molto vicino al trasferimento. Scelte ‘green' che si completano con Poli mentre Montolivo sarà la pedina di maggiore esperienza.

Dalla cintola in su, invece, arriveranno conferme per Cerci, Honda e Menez mentre El Shaarawy è la pedina che può essere sacrificata. Il Faraone ha ancora mercato nonostante la sequenza degli infortuni ne abbia rallentato la crescita e mortificato il potenziale tecnico, dal suo addio potrebbero essere ricavate risorse preziose per fare cassa. Niang (al Genoa), Matri (adesso alla Juventus), Saponara (tornato all'Empoli) sono i prestiti che verranno valutati di qui alla fine del campionato.

Chi sarà in panchina? Dall'Argentina rimbalza ancora una volta il nome di Sabella, ex ct dell'Albiceleste al recente Mondiale in Brasile: i media sudamericani sono convinti che tra le parti ci sia già un accordo per giugno ma tra i candidati alla successione di Inzaghi ci sono anche Spalletti, Montella (che sembra piacere più di tutti), oltre al tecnico del Borussia Dortmund, Klopp.

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