Reina, respinto il deferimento. Lo spagnolo: “I finti moralisti ora stiano zitti”

Smaltita la delusione per l'eliminazione della sua nazionale, Pepe Reina può guardare al suo prossimo impegno con il Milan con più tranquillità. In attesa di novità dal suo nuovo club, nei "pasticci" per la decisione dell'Uefa e in ballo con una delicata trattativa di cessione della maggioranza, il portiere spagnolo è stato infatti scagionato dal tribunale federale in merito alle accuse a lui mosse nei giorni scorsi.
L'ex portiere del Napoli, insieme a Paolo Cannavaro, era stato infatti deferito dalla giustizia sportiva per la presunta frequentazione di alcuni pregiudicati collegati ad ambienti della Camorra. Per lui e per l'ex Sassuolo, le richieste erano state particolarmente pesanti: 3 mesi per il nazionale iberico e 10 per l'attuale collaboratore tecnico del Guangzhou Evergrande.
La felicita "social" del portiere spagnolo
La decisione del Tribunale federale, che è stata ovviamente accolta con soddisfazione dai diretti interessati, è arrivata nelle ultime ore dopo che i giudici hanno dichiarato inammissibile il deferimento non solo di Reina e Paolo Cannavaroposto, ma anche nei confronti di Napoli, Palermo, Sassuolo e di altri dirigenti di queste società: anche loro coinvolti in questa inchiesta.
Atteso dal raduno rossonero, il prossimo 9 luglio a Milanello, Pepe Reina ha commentato con un sorriso la decisione del tribunale: "Ed adesso che è “passato” tutto, vorrei ringraziare quelli che sono stati vicini, la gente che davvero mi conosce non aveva dubbi – ha scritto su Twitter – Grazie a tutti voi famiglia ed amici. I finti moralisti possono pure stare zitti. Ora pace! C’è una grande sfida per me nei prossimi 3 anni. Sarò pronto!".