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Milan, Reina giura fedeltà ma non dimentica Napoli: “Rapporto per sempre speciale”

“Chiuderò la mia carriera al Milan, uino dei più grandi club d’Europa”. Così Pepe Reina si racconta ad AS dove conferma anche il suo addio alla Nazionale “ma solo dopo i Mondiali”. Poi, i ricordi di Napoli: “Ho dato tutto, tre anni stupendi. Spiace solo per lo scudetto. Sarri? Un padre. De Laurentiis? Lo rispetto ma non ne condivido le scelte”
A cura di Alessio Pediglieri
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Pepe Reina parla da rossonero ma non dimentica Napoli, la città e la squadra che lo hanno fatto conoscere e apprezzare in Italia. Una parentesi oramai conclusasi ma che resterà segnante nella sua vita personale e professionale per l'affetto e l'amore dimostratogli dal popolo partenopeo. Per il portiere spagnolo il presente e il futuro si chiama Milan, una sfida tutta da scoprire per la convivenza non semplice con Donnarumma.

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Napoli è il passato ma Reina non dimentica e in una lunga intervista ad AS ribadisce il proprio incondizionato affetto per una parentesi professionale che lo ha segnato profondamente. Tanto che un anno fa rinunciò al passaggio al PSG con la società partenopea che si oppose al trasferimento e con il ‘patto' scudetto tra i giocatori azzurri.

La sfida rossonera. Oggi, Reina è rossonero, il futuro è a Milano dove convivrà con Donnarumma e cercherà di gestire una situazione che non sarà semplice tanto da rischiare anche il posto da titolare. Ma per l'esperto estremo spagnolo non è un problema, semplicemente è una nuova sfida tutta da scoprire: "Non so se farò il titolare o il vice-Donnarumma, il posto dovrò guadagnarmelo in allenamento. Ma il Milan mi affascina, è una sfida che voglio vincere. L'obiettivo sarà quello di centrare la qualificazione in Champions League"

 Ora finirò la carriera al Milan e probabilmente lascerò la Nazionale spagnola dopo questo Mondiale

L'amore per Napoli, il rispetto per Sarri. Sarà l'ultima tappa dunque, della carriera di Pepe Reina che dopo Milano saluterà il calcio giocato. E saluterà anche la Spagna, la Roja subito dopo i Mondiali in Russia. Due addii annunciati ma ancora da venire. Ciò che è passato, invece è il suo trascorso al Napoli dove ha lasciato il segno: "E comunque è proprio vero: a Napoli piangi due volte, quando arrivi e quando te ne vai. Ho trascorso anni bellissimi a Napoli, nell'ultima stagione abbiamo fatto 91 punti che sono tantissimi. Sarri? A lui mi lega un rapporto padre-figlio. Andrebbe bene in qualsiasi squadra al mondo, anche al Real Madrid. Lavorare con lui è stato stupendo

Le frizioni con De Laurentiis. Un rapporto col tecnico che è l'antitesi di quello col presidente De Laurentiis, il motivo principale dell'addio al Napoli dopo 3 stagioni. Incomprensioni, mancanza di feeling e comunicazione. Un rapporto difficile e che non era più costruttivo e produttivo. Cambiare è stata la scelta migliore per tutti, senza rancore: "Rispetto il suo modo di gestire la società, a volte non lo condivido. Abbiamo due personalità forti e idee diverse

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