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Real Madrid, la verità di Di Maria: “Perez mi impose di non scendere in campo”

L’argentino svela come il giorno della finale mondiale da Madrid arrivò una lettera firmata dal presidente del Real in cui lo intimava a scendere in campo contro la Germania. Lettera prontamente disattesa e stracciata.
A cura di Alessio Pediglieri
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Continua la battaglia a distanza tra Angel Di Maria e il suo vecchio club, il Real Madrid che lo ha venduto a peso d'oro al Manchester United tra mille polemiche. Il presidente Florentino Perez negli scorsi giorni aveva già dato fuoco alle polveri raccontando la propria verità sulla difficile e delicata cessione del giocatore che ha fatto arrabbiare anche Cristiano Ronaldo, molto duro col numero uno della Casa Blanca. Il presidente aveva spiegato l'impossibilità di poter continuare un rapporto con un giocatore che seppur bravo aveva pretese, non solo economiche, che non potevano essere avvallate dalla società ma adesso l'argentino cala l'asso e racconta di quando, nel giorno della finale mondiale contro la Germania, in ritiro arrivò una lettera a suo nome firmata da Perez che lo intimava a scendere in campo. E che venne prontamente stracciata e disattesa.

La lettera di Perez: "Non devi giocare la finale mondiale con l'Argentina"

Mittente il Real Madrid, destinatario Angel Di Maria, a suo tempo ancora a tutti gli effetti un tesserato dei Blancos con cui, però, i rapporti si erano già irrimediabilmente incrinati fino a spezzarsi da lì a poche settimane con la chiacchierata cessione al Manchester United. Firmatario della lettera, il presidente Florentino Perez. Eccone il contenuto dalle dirette parole del trequartista argentino: "Intorno alle 11 del mattino, il giorno della finale, arrivò una lettera dal Real nella quale il club mi chiedeva di non giocare. Io la strappai e non gli diedi seguito". Un racconto confermato anche dai vertici federali argentini: "Proibivano a Di Maria di giocare la finale. La decisione doveva essere presa da Di Maria e dai dirigenti della Nazionale, ma è chiaro che quella di Di Maria aveva un peso particolare. Fummo d'accordo con lui di strappare la lettera e non dargli peso". Adesso si attende la replica da Madrid che non mancherà di rivelare altri nuovi retroscena di un ‘caso' tutt'altro destinato a chiudersi in tempi brevi.

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