Real Madrid, il grande dubbio di Zidane : “Non so cosa farò alla fine della stagione”

Zinedine Zidane è in buona compagnia, e questa potrebbe essere l'unica consolazione per il tecnico francese. Dopo i recenti addii di José Mourinho e Carlo Ancelotti, che come lui avevano vinto e riempito la bacheca dei "Blancos", e l'esonero di Rafa Benitez (allontanato per permettergli di prendere posto in panchina), il 45enne allenatore transalpino è ad un bivio importante della sua carriera a Madrid. La deludente stagione nella Liga e la clamorosa eliminazione dalla Coppa del Re, sembrano infatti aver cancellato i trionfi dei mesi passati e aver messo in serio pericolo la sua permanenza nella capitale spagnola. Dopo le parole dei giorni scorsi, con le quali Zizou ha candidamente ammesso di giocarsi il posto nel doppio confronto in Champions League con il Psg, nelle ultime ore il transalpino ha ribadito di non avere ancora certezze su quale potrà essere il suo futuro.
L'orgoglio di Zizou
Alla vigilia della temibile trasferta di Valencia, dove il Real Madrid è atteso da una squadra ferita per l'ultima sconfitta con il Las Palmas, Zidane ha incontrato la stampa nella consueta conferenza pre gara. Davanti ai giornalisti spagnoli, che gli hanno ovviamente chiesto del suo destino, il tecnico ha risposto senza troppi giri di parole: "Non ho deciso quello che farò alla fine della stagione, vivo giorno per giorno – ha spiegato Zidane – Potrei firmare un contratto di dieci anni, ma non serve a niente. Se pensassi che il mio messaggio non viene capito me ne andrei domani. Nel calcio ci sono momenti buoni e altri cattivi. Io devo fare quello che posso per cambiare la situazione".

L'obiettivo di Kiev
Schiacciato dall'obbligo di dover fare risultato a tutti i costi, e controllato a vista dalla dirigenza e dal presidente Florentino Perez, Zidane ha tentato di alleggerire la pressione che si è riversata inevitabilmente anche sulla sua squadra: "Nella vita ci sono cose peggiori, ma io voglio cambiare questa situazione e mi sento di avere la forza per farlo – ha concluso – Altrimenti sarebbe un problema. Non sono ossessionato dal rinnovo del mio contratto e neppure dalla sfida per gli ottavi di Champions contro il PSG, visto che mancano ancora 18 giorni. Le critiche? Non mi rendono felice, ma devi accettarle quando le cose vanno male. Non posso assicurare che conquisteremo la finale di Kiev, però posso garantire che i giocatori hanno lo stesso entusiasmo".