video suggerito
video suggerito

Real Madrid-Barcellona 2011: El Clasico infiamma la Spagna

El clasico è alle porte e la rivalità tra i due più grandi, ricchi e vincenti club di Spagna si riaccende e con essa quella tra Catalogna e Castiglia costante della storia iberica.
A cura di davide
413 CONDIVISIONI
El Clasico

Atteso, voluto, invocato. El clasico è ormai alle porte, e la Spagna s’infiamma. Dopo la lezione di calcio inflitta dai blaugrana nella gara di andata, il Santiago Bernabeu chiede a gran voce il riscatto. Mou attende quest’incontro già dal triplice fischio del Camp Nou, da quel 5-0 che ammutolì i galattici e consacrò l’undici di Guardiola sempre più sull’Olimpo della Liga.

Per molti si tratta della partita più intensa ed emozionante che si possa vedere a livello di club ma ora, trascorsi alla mano, è qualcosa di più. Perché questa volta non ci sono in palio solo i tre punti o la possibilità di fare bottino pieno per riaprire o chiudere il campionato, questa volta è questione di prestigio, di onore e di rivalsa. Al Santiago Bernabeu ciò che conta non è vincere, è annichilire l’avversario. Sul fronte Merengues la manita dell’andata brucia ancora, sul versante opposto, Guardiola è chiamato a dimostrare che quanto sia accaduto all’andata non sia da segregare come un semplice e mero fatto episodico.

Real Madrid - Barcellona, la Spagna s'infiamma

A tutto questo si aggiunga che “el classico” è la gara più attesa di sempre. Sono i 90 minuti  per eccellenza per dimostrare chi comanda, seppur per un anno, in Spagna. Sul rettangolo verde si affrontano i due club più titolati di quella terra che attualmente è anche campione del mondo. Si affrontano due filosofie calcistiche opposte ma non solo. E’ un match che sa di politica, perché le due compagini rappresentano da sempre quelle due regioni spagnole – Catalogna e Castiglia – che dagli albori dei tempi sono disposte a tutto pur di rivalersi sull’altra. E’ una rivalità che ha marcate connotazioni politiche e socioculturali e che affonda le sue radici nelle tensioni tra catalani e castigliani, una vera e propria costante della storia iberica.

La rivalità dei due club raggiunse i suoi massimi storici in quel lontano 1943 quando la semifinale di Coppa del Re alzò il primo vero polverone iberico per delle presunte pressioni fatte sui alcuni giocatori blaugrana. L’andata al Les Corts infatti vide i catalani imporsi con un scarto di tre reti ma nella gara di ritorno il Real vinse con un secco 11-1 che suscitò non poche perplessità.

Negli anni cinquanta la miccia che infiammò ulteriormente gli animi tra catalani e castigliani fu accesa dalla controversia sorta in merito al trasferimento di Alfredo Di Stefano, in bilico tra Barça e Real sino all’ultimo e poi rivelatosi vero idolo della tifoseria blanca. Poi fu il tempo dei palcoscenici UEFA e di quello storico 1961 in cui il Barcellona si consacrò negli annali del calcio come la prima squadra capace di sconfiggere il “Grande Real Madrid” in una partita di Coppa dei Campioni.

Barcellona Real Madrid

Il presente però è ben diverso con le Merengues che dal 1989 ad oggi sono riuscite ad espugnare il Camp Nou solo in due occasioni: nel 2003, 1-2, e  nel 2007 per 1-0. Negli ultimi anni infatti il Barça ha dimostrato una superiorità indiscutibile regalando non pochi dispiaceri ai madrileni a partire da quello storico e memorabile 6-2 fino ad arrivare appunto a quella manita del Camp Nou che rende, oggi più che mai, l’incontro del Bernabeu come la sfida più sentita e attesa degli ultimi tempi. A ciò si aggiunga che nel mese di aprile Mou e company si giocano tutto. Liga, Coppa del Re e Champions League, tre obiettivi e manco a dirlo, un unico grande avversario: il Barcellona di Pep Guardiola. Dopo di che ci sarà spazio per ben poco, fatta eccezione per i titoli di coda, ma prima di allora allacciate le cinture perché se ne vedranno davvero delle belle. D’altronde è el clasico di Spagna!

Per le probabili formazioni di Real Madrid-Barcellona, Kakà potrebbe partire dalla panchina, mentre nelle file blaugrana è confermata la presenza di Adriano sulla sinistra, vera sorpresa di questa stagione.

413 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views