Ranieri cuore d’oro: donerà i fondi del premio Bearzot alla ricerca sulla Sla
Dopo aver festeggiato con i suoi tifosi al "King Power Stadium", Claudio Ranieri torna in Italia per ricevere il prestigioso "Premio Bearzot": riconoscimento che Acli e Figc riservano ogni anno all'allenatore che più si è messo in luce per qualità tecniche, morali e umane. A confermare l'assoluta grandezza del tecnico romano, sono arrivate anche le parole di Alessandra Borgonovo: figlia del compianto Stefano, scomparso nel 2013 dopo aver perso la una personale battaglia contro la Sla. La giovanissima vicepresidente della Lega Pro, che insieme alla madre Chantal sta portando avanti la lotta contro questa terribile malattia, ha rivelato l'importante gesto dell'allenatore del Leicester: "Claudio Ranieri devolverà la parte economica del premio Bearzot 2016 alla ricerca sulla Sla – ha fatto sapere – ed è un gesto che ci ha colto di sorpresa e ovviamente reso felici. Siamo contenti che si sia ricordato di noi e della lotta di mio padre".
Ranieri come Ancelotti
Come già accaduto in passato con Carlo Ancelotti, anche Ranieri dunque donerà i 5000 euro alla Fondazione Stefano Borgonovo Onlus che li utilizzerà per supportare economicamente i progetti di ricerca sulla Sclerosi laterale amiotrofica: "Ranieri venne anche a trovare a casa mio padre per sostenerlo durante la malattia – ha poi raccontato Alessandra Borgonovo – Si offrì anche di allenare per un giorno i bambini della sua scuola calcio". Il rapporto tra il tecnico e lo sfortunato attaccante fu intenso, così come ha spiegato in passato anche lo stesso Ranieri: "In pochi credevano potesse vincere la Premier League – ha concluso la figlia di Stefano – e ciò che è riuscito a conquistare dimostra quanto Ranieri sia eccezionale come allenatore e come persona. La scelta di donare il premio Bearzot alla fondazione, poi, testimonia quanto sia grande la sua sensibilità".
