Raiola: “Con Galliani Ibra sarebbe già tornato al Milan”
Non sembra esserci particolare feeling tra la nuova dirigenza del Milan e Mino Raiola. Il caso Donnarumma ne è la dimostrazione con il procuratore del portiere che per motivare il rinnovo del suo assistito che oltre a far riferimento ad un ambiente ostile, si è espresso in maniera perentoria anche sul neo ds Mirabelli: "Il suo atteggiamento come dirigente non lo accetto, non lo condivido e non glielo permetto. Si prenderà le sue responsabilità".
Gli affari tra il Milan e Raiola del passato
Sono lontani dunque i tempi degli affari con l'ormai ex amministratore delegato Galliani, con il quale nel 2010 si rese protagonista dell'operazione Ibrahimovic che dopo il flop al Barça si trasferì a sorpresa al Milan in prestito con diritto di riscatto fissato a 24 milioni di euro esercitabile alla fine della stagione. Un vero e proprio capolavoro di mercato tornato attuale proprio in questi giorni, quando il futuro del centravanti è una vera e propria incognita.
"Con Galliani Ibra sarebbe già in rossonero"
Dopo l'infortunio al ginocchio infatti lo svedese è stato "scaricato" dal Manchester United. Senza contratto, lo svedese è finito al centro di un tormentone di mercato legato al suo futuro. E proprio di questo in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato Raiola facendo il punto sulle possibilità di rivedere Ibra in Italia. Un'ipotesi che se al Milan ci fosse stato ancora Galliani si sarebbe subito trasformata in realtà: "Ibra sta bene, ha tante offerte. Dagli Usa e non solo. L’Italia? Di certo non al Napoli. Invece il Milan non me l’ha chiesto, con Galliani sarebbe già qua. Io non faccio la guerra al Milan".
Matuidi, apertura alla Juve
E a proposito di mercato Raiola non ha perso occasione anche per fare il punto su un altro giocatore della sua scuderia, ovvero il francese Matuidi. Si parla per lui di un ritorno di fiamma della Juve, dopo il mancato accordo della scorsa estate, il procuratore apre: "Mi hanno chiesto Matuidi, come l’Inter e la Juve. Vediamo. Ai bianconeri un anno fa saltò per problemi politici. Magari stavolta…".