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Quest’Inter è peggiore di quella di Stramaccioni, ma Mazzarri non ci sta

Il tecnico livornese non accetta i confronti nè con la squadra che l’anno scorso finì fuori dall’Europa, nè con il Milan attualmente a -9 dai nerazzurri. Ma numeri e risultati dicono altro.
A cura di Alessio Pediglieri
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walter mazzarri

Il tempo della negazione. Se per un allenatore la stagione potesse venire suddivisa in periodi o ‘epoche' questa sarebbe quella che sta attraversando l'allenatore dell'Inter Walter Mazzarri. Il primo (e unico) a difendere a spada tratta la propria squadra e il proprio lavoro dalle sempre più pressanti critiche che in queste ore stanno piovendo dopo la sconfitta bruciante dell'Olimpico contro la Lazio di Edi Reja. Perchè anche il presidente nerazzurro Erick Thohir ha ammesso di aver visto la peggiore Inter da inizio di stagione ancor meno convincente di quella che vide di persona a San Siro contro la Sampdoria. Eppure l'ex tecnico del Napoli asserisce il contrario. Se a Roma si è perso, ha detto nell'immediato dopo gara, ciò è stato per la sfortuna e per le scelte arbitrali che hanno condizionato una gara equilibrata e vissuta sugli episodi.

I numeri dicono che l'Inter di Mazzarri è peggiore di quella di Stramaccioni, dopo 18 giornate di campionato. Meno punti in classifica e Zona Europa molto più lontana, ricordando che l'ex tecnico nerazzurro lo scorso anno doveva confrontarsi anche con l'Europa League mentre l'attuale Inter ha solo la serie A cui dover pensare. E ben sapendo che l'anno passato i nerazzurri finirono con la più brutta stagione degli ultimi 50 anni di storia, il rischio è che oggi si rischia di fare anche peggio. Ma il livornese non ci sta e dice la propria su una questione lapalissiana.

Pensieri confusi – Ai microfoni di Inter Channel il tecnico espone il proprio punto di vista: "Il rapporto va fatto su come è finito il campionato e guardare il fatto che quelli che hanno finito il campionato l'anno scorso, l'hanno iniziato con me. Non c'è dunque un paragone da fare perchè anche la squadra che è partita l'anno scorso aveva 4 o 5 interpreti diversi da quelli che ho avuto io quest'anno. E poi è proprio il campionato a essere diverso". Contorto? Forse, ma il tecnico va oltre: "In questo discorso io non entro, se non mi ci si porta. Mi interessa anche precisare che oggi ho visto paragonare la nostra annata a quella del Milan e questo non mi sta bene perchè c'è una diversità totale, senza considerare che ad oggi sono comunque nove punti dietro di noi. se si vuole fare un paragone tra Inter e Milan, non scordiamoci quanti punti ha fatto questo gruppo che io ho ereditato nel girone di ritorno dell'anno scorso. L'anno scorso il Milan è arrivato terzo con la stessa rosa che è ripartita quest'anno e in più hanno avuto dei giocatori in arrivo dal mercato. E in questo momento tra noi e loro ci sono 9 punti di differenza".

La traduzione – La sciarada di parole si risolve probabilmente in questo senso: l'Inter di oggi non è inferiore a quella di Stramaccioni perchè – dice Mazzarri – ci sono almeno 4-5 giocatori diversi e i conti si fanno a fine stagione. Oltretutto, aggiunge, con lo stesso gruppo che l'anno passato è calato nel girone di ritorno, noi in questa parte di campionato abbiamo fatto benissimo. Sulla questione Milan, poi, non ci può essere paragone perchè – dice sempre Mazzarri – loro con la stessa rosa che arrivò in Champions oggi sono 9 punti sotto l'Inter. Quindi sono i campionati ad essere diversi e obbligare a non fare confronti. Quindi quest campionato è più difficile di quello passato. Quindi, malgrado le critiche, quest'Inter sta facendo benissimo visto che altre squadre (vedasi Milan) sono con meno punti.

L'appello – In questo senso Walter Mazzarri si rivolge ai propri tifosi in un accorato appello: "Io vorrei che i tifosi dell'Inter, che ho avuto la sensazione fossero attenti e competenti, non fossero fuorviati da queste informazioni che non sono complete. Questo è il mondo del cosi è se vi pare."

La cruda verità – Nel discorso architettonico di Mazzarri mancano un paio di volte portanti. Quella di una Juventus che si è addirittura migliorata rispetto all'anno passato e quelle di Napoli, Fiorentina e Roma che stanno facendo meglio dei nerazzurri in classifica. Per non parlare del Verona che l'anno passato era in B e appare difficoltoso che quest'anno il tasso tecnico si sia improvvisamente alzato, viste anche le brutte figure rimediate in Europa. Più facile pensare che con un organico molto simile al precedente Mazzarri non possa continuare all'infinito a estrarre conigli dal cappello e che stia pagando il passaggio societario, con un nuovo presidente con cui ha meno familiarità rispetto a Moratti e con delle richieste di mercato che vorrebbe fare ma alle quali – forse – ha già ricevuto risposta. Negativa.

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