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Puyol: “Totti un dio a Roma e un punto di riferimento per gli amanti del calcio”

L’ex bandiera del Barcellona esalta l’ex bandiera della Roma con tanto di consiglio: “Francesco deve riposarsi, disconnettersi dal mondo del calcio per avere tempo e capire se in futuro vorrà ancora vivere questo ambiente, oppure no”.
A cura di Marco Beltrami
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"Totti a Roma? Un dio". Poche parole ma significative, per rendere l'idea di quanto l'ormai ex capitano giallorosso abbia lasciato il segno nella Capitale e non solo. A pronunciarle è stato un'altra delle ultime bandiere del calcio moderno, ovvero l'ex capitano del Barcellona Carles Puyol. Quest'ultimo a Roma in occasione dell'Uefa Champions League Trophy Tour con Unicredit ha detto la sua sul "Pupone" e sul momento del calcio italiano e della Nazionale.

Totti punto di riferimento per tutti gli amanti del calcio, parola di Puyol

Puyol a Barcellona è una vera e propria leggenda. Ecco allora che nessuno meglio di lui può capire il peso specifico che Totti ha a Roma, anche dopo il recente addio al calcio giocato. Un monumento per la Capitale, ma anche un punto di riferimento per tutti gli amanti del calcio secondo l'ex blaugrana: "Qui a Roma Totti era un dio, però è stato un punto di riferimento non solo per i tifosi della Roma ma per tutti gli amanti del calcio. E' dura ritirarsi dalla vita del calciatore, anche per me lo è stato ma accettare le cose nella vita è importante"

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Il consiglio di Puyol a Totti

E non può mancare anche un consiglio al collega, che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso una nuova carriera da dirigente, aprendo anche al futuro da allenatore. Queste le parole di Puyol per Totti: "Un consiglio a Totti? Quello di riposarsi, di disconnettersi dal mondo del calcio per avere tempo e capire se in futuro vorrà ancora vivere questo ambiente, oppure no".

Nazionale azzurra forte, anche senza giocare bene per l'ex blaugrana

Archiviato il capitolo Totti, Puyol si è soffermato sull'Italia di Ventura. Gli azzurri sono protagonisti di un momento difficile e dovranno giocarsi l'accesso ai Mondiali agli spareggi contro la Svezia. L'ex Barça considera comunque molto competitiva la Nazionale, soprattutto se non stravolgerà quelle che sono le sue caratteristiche storiche: "L'Italia è una nazionale molto forte, che ha sempre dimostrato carattere. Non penso che debba sentire la necessità di dover giocare bene, perché è noto che l'Italia è sempre stata competitiva. Se mantiene il concetto difensivo, il lavoro e la mentalità credo che, puntando anche sui giovani, l'evoluzione sia naturale. Avete vinto un mondiale giocando in modo difensivo. Non deve cambiare questa mentalità".

Il punto di forza dell'Italia è la difesa

L'Italia dunque non deve snaturare il suo gioco che ha sempre fatto della solidità difensiva il proprio punto di forza anche nel 2006: "Gli Azzurri hanno cambiato stile negli anni, ma storicamente sono sempre stati una nazionale molto forte in difesa. Con quel modo di giocare l'Italia è arrivata anche a vincere un mondiale nel 2006 e in finale dell'Europeo 2012, perdendo contro una Spagna molto superiore".

Poca fiducia nei giovani talenti, la critica di Puyol

Non solo complimenti, ma anche una critica per lo scarso utilizzo dei giovani. Per Puyol, manca in Italia la fiducia nei talenti che non trovano spazio e opportunità: "In Italia manca la fiducia nei giovani, ho parlato con Albertini, mi ha detto che i giovani non giocano a livelli competitivi come in Spagna. La cosa più importante è che sentano la fiducia dei loro club e che gli venga data l'opportunità di dimostrare il loro talento".
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