Punti, gol e spese sul mercato: ecco chi ha investito in maniera più intelligente in A
Nel calcio i soldi contano un bel po’. Non sono di certo la soluzione ad ogni problema, vedi la storia del Paris Saint Germain e la sua infruttuosa corsa alla Champions League, ma comunque rappresentano una ottima base, un buon viatico da cui partire. Verso obiettivi importanti e successi di rilievo. Insomma, per arricchire la bacheca servono investimenti massicci, oltre alla solita e irrinunciabile dose di fortuna. Eppure, talvolta, questi ingenti flussi di danaro che poi portano all’allestimento di una rosa all’altezza, generano una serie di pressioni capaci spesso di complicare le cose e rovinare i piani di inizio stagione. Due volti della stessa medaglia ma che poi vengono valutati, come sempre, dal rettangolo verde.
Giudice inflessibile, severo e, pure, specchio della realtà. E così, quando siamo nel mezzo di una interessantissima 29esima giornata, ecco le compagini che meglio hanno investito in Serie A in relazione ai punti guadagnati ed al costo complessivo della formazione a disposizione dei rispettivi tecnici.
Costi per punto: Juve spendacciona, Napoli quinto. Parma e Atalanta al top per programmazione
È prima in classifica, si gioca la Champions League con l’Ajax e ha già archiviato, con dieci gare d’anticipo, l’ennesimo scudetto della sua storia, l’ottavo di fila nell’ultima decade. Insomma, in Italia, la ‘Vecchia Signora’ domina, e lo fa con una certa spavalderia. Dettata, pure, da una forza economica ineguagliata, e forse ineguagliabile, in Serie A. Una forza che le permette di prelevare CR7 dal Real Madrid e confermarsi ancora una volta team di livello. E che le consente di rivelarsi uno dei club che più spendono per punto guadagnato con uno score, attuale, di 6.3 milioni di euro investiti per lunghezza acquisita in questa stagione. Con i 493.7 milioni di euro di costo totale della rosa bianconera, ed i suoi 78 punti guadagnati. Poi, dietro i campioni d’Italia, un divario, un gap di 600mila euro per poi incontrare il Milan, secondo, a quota 5.9 milioni per punto e l’Inter, terza a 4.79. Mentre il Napoli, secondo in classifica, con i suoi 209.7 milioni globali si trova quinto in questa graduatoria per effettività e convenienza dei suoi acquisti con 3.5 milioni per punto conquistato facendo meglio delle milanesi e di una Roma, quarta a 4.72 milioni a punto.
Ma la programmazione migliore pare averla fatta il Parma neopromosso in grado, con un roster pagato 20.7 milioni e spiccioli, di posizionarsi nella comfort zone del campionato, in zona tranquillità spendendo appena 627mila euro per punto. Meglio ancora, specie in relazione agli obiettivi di classifica ancora in vita, sembra la gestione di Torino e Atalanta con i 44 punti dei granata ed i 45 degli orobici figli di un investimento da soli 1.55 milioni per i piemontesi e 1.68 per i lombardi.
Costi per gol: Juve sempre in testa, Atalanta e Samp le sorprese
Anche in zona gol, la Juventus spende più di tutti con le sue 60 realizzazioni che costano, per singola marcatura, 8.23 milioni di euro. Un’immensità che viene pareggiata in Europa solo dal Paris Saint Germain, con un costo per rete uguale ai piemontesi, e superata, nell’alveo dei sceicchi, dai cugini del Manchester che pagano ogni esultanza 10.9 milioni di euro.
Insomma, la Juventus si piazza nel novero delle formazioni più costose del pianeta calcio e che dettano legge in casa. Una casa, l’Italia, che però vede al suo interno diverse ottime realtà con, nello specifico, la Sampdoria di Quagliarella (pagato appena 2.7 milioni di euro) con 50 segnature all’attivo e l’Atalanta di Gomez e Ilicic a 57 capaci, rispettivamente, di remunerare i propri gol 1.85 e 1.33 milioni di euro. Un autentico successo di fortuna, programmazione e crescita delle risorse a disposizione. Mentre le più blasonate Napoli, Milan e Inter, agli antipodi per modello di gestione dei propri sodalizi, spendono 4.03, 7.02 e 5.9 milioni di euro ogni qual volta il pallone gonfia la rete avversaria. Degne di nota, infine, le prestazioni dei pacchetti avanzati di Empoli e Parma che pesano sui bilanci per 531 e 690mila euro. Merito di Caputo, Inglese e non solo.