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Il “peso” di Buffon: inutile e scomodo per Tuchel. Ecco perché Gigi non gioca nel Psg

La paradossale situazione di Buffon tiene ancora banco in Francia. Corteggiato a lungo in estate, l’ex Juventus ora sembra un accessorio opzionale per la fuoriserie parigina. In competizione con Areola, Buffon ha però ricevuto l’assist del tecnico del Paris Saint-Germain: in evidente imbarazzo per il dualismo con Areola.
A cura di Alberto Pucci
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Prima il Saint Etienne e poi la trasferta di Champions League a Liverpool. Per il Paris Saint-Germain di Thomas Tuchel ora arriva il bello: arriva il momento dove la squadra deve dimostrare di poter reggere l'impatto di molte partite tutte raccolte in pochi giorni. Nel più che probabile turnover, ci sarà spazio per Gigi Buffon? E' quello che si chiedono tutti i tifosi italiani, ed è quello che ci chiediamo anche noi dopo aver assistito al suo addio alla Juventus e al suo clamoroso trasloco in Francia.

La domanda è lecita perché in effetti Buffon ha fin qui giocato soltanto tre gare con i campioni di Francia (la finale di Supercoppa francese e le prime due in Ligue 1 contro Caen e Guingamp), rimanendo in panchina nelle ultime due uscite dei parigini: uno smacco per l'ex capitano della Nazionale italiana. L'impressione generale è che Gigi cominci ad essere un peso per Thomas Tuchel che, nel frattempo, è rimasto spiazzato dalle qualità di Alphonse Areola: frettolosamente definito un "bidone", ma riscoperto in Nations League contro la Germania.

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La (finta) diplomazia di Tuchel

A cosa è servito l'acquisto di Buffon, che ha un ingaggio da quasi cinque milioni di euro, non si è ancora capito. E forse non l'ha capito neanche Tuchel, che ora si ritrova la patata bollente tra le mani e non sa come gestirla. Alla vigilia della sfida contro il Saint Etienne, il tecnico ha provato a spiegare la situazione utilizzando tutta la diplomazia necessaria: "Per essere precisi, ho detto che ho parlato con Alphonse prima che arrivasse Buffon e che gli dissi che era il numero 1 – ha spiegato il tecnico – Ma da allora, abbiamo messo sotto contratto Gigi e la situazione è diversa perché Gigi è Gigi".

Secondo l'ex allenatore del Borussia Dortmund, dunque, la colpa è come al solito dei giornalisti che avrebbero interpretato male le sue parole di qualche giorno fa: "Dovremo essere intelligenti e trovare una soluzione per entrambi – ha aggiunto Tuchel – Areola non diventerà un grande portiere nonostante Gigi ma grazie a Gigi. Dobbiamo abituarci al fatto che non esiste il numero 1A, numero 1B. La decisione non è definitiva, ho detto ad Alphonse (Areola, ndr) che, a mio parere, era in pole position per essere il numero 1".

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