Prima categoria, offese razziste ad un avversario: undici giornate di squalifica
A pochi giorni dalla vicenda Matuidi, insultato da parte della tifoseria del Cagliari, un'altra notizia di cronaca relativa al problema del razzismo torna a scuotere il mondo del calcio. Il nuovo becero episodio non arriva però da uno stadio di Serie A, ma bensì da un campo di una squadra di Prima Categoria della provincia di Imperia. Durante una partita tra i padroni di casa e il Quiliano Valleggia, il portiere del Camporosso, Diego Celea, ha infatti rivolto gravi offese razziste ad un avversario.
Non contento di ciò che aveva appena detto, il giocatore ha anche offeso pesantemente il direttore di gara al momento della sua espulsione. Dopo il successivo referto dell'arbitro, come ha confermato il Comitato regionale Ligure della Lega Nazionale Dilettanti, al portiere è stata recapitata la dura sanzione disciplinare: undici giornate di squalifica
Le parole del presidente
Alla notizia della maxi squalifica del suo portiere, il presidente del Camporosso ha così commentato la mano pesante del giudice sportivo: "Come prima cosa voglio dire che non giustifichiamo Diego Celea per quello che ha fatto – ha dichiarato Alfonso Scappatura, ai media locali – anche se dall'altra parte c'è stata provocazione durante tutta la partita. Le 11 giornate di squalifica? Non sono eccessive e per me gliene potevano dare anche 20".
"Ho una certa sensibilità verso certe situazioni, per cui accetto la decisione. Il ragazzo ha finito il campionato e non so se tornerà il prossimo anno". Parole forti, quelle del numero uno della società ligure, che sono arrivate di fronte all'ennesimo episodio censurabile. Non è infatti la prima volta che la squadra savonese resta coinvolta in finali roventi. Prima dell'episodio che ha visto protagonista Celea, c'erano stati problemi anche nel match con la Dianese & Golfo prima della pausa natalizia.